Startup, sistema del credito, aziende all’esordio, rating di legalità. Hanno sempre tanto da dirsi gli imprenditori quando si riuniscono in summit e discutono di prospettive. Promosso dall’associazione appena nata “Genera” e da Red hot/Masserie creative – laboratorio consolidato negli anni “un luogo fisico e spirituale in cui ciascuno fa la sua parte”, così l’ha descritto il direttore Lorenzo Trigiani -, l’incontro ‘Restart’ ha affrontato alcuni nodi della vita d’impresa. Obiettivo, secondo il presidente Gianluca Bocchino, “costruire un sistema fra imprese e professionisti spesso rintanati nel loro mondo di competenze. Queste risorse vanno integrate per offrire know-how e supporto a tutte le aziende”.
Porreca: “Dati allarmanti su disoccupazione”
Presso il chiostro di Santa Chiara, la Camera di Commercio di Fabio Porreca e la Confindustria Foggia con Gianni Rotice hanno affrontato le criticità del settore. “Dal 2007 al 2014- ha detto Porreca- abbiamo perso 36mila posti di lavoro, al sud la disoccupazione giovanile è del 63% e quella femminile dell’83%, le aziende chiuse sono mille. Abbiamo un problema di sicurezza e di infiltrazione criminale grave anche nel campo agricolo, i prossimi fondi di programmazione comunitaria devono essere utilizzati bene”. E sulle startup, protagoniste del seminario: “Molte hanno fatturati minimi, non ci possiamo accontentare di aziende che soddisfano solo l’ego di chi le crea”.
Startup, consigli per l’uso
Raccontando la storia della sua azienda, Pasquale Casillo (il suo gruppo si occupa da 60 anni di commercio di cereali) ha indicato alcune chiavi d’accesso alla longevità: “Il segreto è mettersi sempre in discussione, in particolare nella cultura d’impresa, imprenditori e manager devono sforzarsi di essere in sintonia con il proprio tempo. Non dobbiamo procedere in ordine sparso, ma analizzare tute le condizioni perché le start up possano nascere, crescere ed arrivare ai mercati”.
La pensa allo stesso modo Giovanni Lo Storto, direttore generale Luiss Guido Carli, che loda l’associazione “Genera”: “Intende creare le condizioni per nuova crescita e nuovo sviluppo. Le startup devono avere un sistema intorno disponibile a farle crescere, un sistema pronto ad attrarre investitori”.
Sulle peculiarità di una startup è intervenuta Francesca Traclò della Fondazione Rosselli: “La sua prima competenza per affrontare il mercato è la flessibilità, oltre che la capacità di cercare i mercati dove esistono. Una startup deve leggere il contesto complesso e reagire a questi stimoli, le opportunità sono indicate dal processo di globalizzazione”.
Rotice: “Credere nelle imprese virtuose”
La Capitanata ci prova anche strigliando ed esortando il mondo del credito, come ha fatto Rotice: “Deve credere nelle imprese, nelle imprese virtuose, con il rating di legalità si sono possono fare passi avanti ma non basta. Serve un cambiamento culturale che passa dalla formazione che Confindustria sta rilanciando, alcuni sistemi sono andati in default in maniera strutturale”. Fra ripartenze e nuove imprenditorialità che si sono iscritte da poco, il presidente di Confindustria Foggia crede che si sia passati “da un sistema di disaffezione alla voglia di tornare ad associarsi che noi dobbiamo sostenere”.