Dopo la sentenza della Consulta, che proprio oggi ha deciso sull’illegittimità delle multe per gli apparecchi (autovelox, tutor, telelaser e photored) senza revisione periodica, le associazioni dei consumatori pugliesi dichiarano di voler “scendere nuovamente in campo”. “Anni or sono – commenta il presidente del movimento consumatori di Foggia, Bruno Maizzi -, facendo leva anche sulla mancata taratura e controllo periodico delle apparecchiature elettroniche, siamo riusciti sia attraverso i G.d.P. che nelle Prefetture d’Italia ad avere ragione sui ricorsi promossi nei confronti dei famigerati autovelox, che anziché fungere da deterrente, erano ed ancor oggi, utilizzati più per ‘far cassa’, e considerati, a nostro modesto parere, strumenti spesso assai utili per ripianare i negativi bilanci delle amministrazioni”.
Le amministrazioni locali però, rifacendosi alla non esistenza di alcuna norma nell’ordinamento italiano che prevedesse l’obbligatorietà di taratura e di controllo periodico delle strumentazioni, hanno fatto sì che, sia i giudici di pace, le prefetture che i T.A.R. ed addirittura la Corte di Cassazione stessa, legittimasse tale modus operandi, rendendo così non impugnabili tutte le relative multe.
Ad oggi, l’intervento della Corte Costituzionale, che stravolge i precedenti, è stato volto a colmare la lacuna legislativa “dichiarando incostituzionale il Codice della Strada, nella parte in cui non prevede l’obbligo di sottoporre a tarature ed a visite periodiche i sistemi di controllo elettronico della velocità dei veicoli”.
“Chiaramente – continua Maizzi – questo significa che tutti gli apparecchi non revisionati periodicamente non sono più legittimati a levare multe! Di fatto così disponendo la Corte costituzionale ‘obbliga le forze dell’ordine a sottoporre a verifica e taratura sia gli autovelox, i tutor e qualsivoglia altro strumento. In difetto, in caso non venisse dimostrato l’avvenuto necessario controllo, il relativo verbale elevato nei confronti dell’automobilista è nullo”.
“Questa è una sentenza – prosegue – che, sino a quando le forze dell’ordine non si adegueranno, determinerà una fase di stallo con consequenziale grave perdita di danaro contante alle amministrazioni Llocali… (Il comune di Milano ‘re degli incassi’ percepisce oltre 400mila euro al giorno grazie ai famigerati autovelox). D’altro canto, è ovvio ipotizzare che, sia i giudici di pace che le prefetture, saranno a dir poco intasate da migliaia di ricorsi. Per miglior chiarezza, si rende opportuno precisare – conclude Maizzi – che, sia le cause in corso, che quelle che saranno avviate, dovranno tener conto della nuova interpretazione, accogliendo di fatto i ricorsi degli automobilisti che abbiano eccepito tale difetto di taratura e controllo periodico. Si ricorda inoltre che, il ricorso al competente giudice di pace può essere proposto entro 30 giorni dall’avvenuta notifica, mentre al prefetto il termine è di sessanta giorni. Si precisa infine che – per chi ha già pagato la multa e/o è risultato soccombente al proposto ricorso, non può sperare in alcun rimborso!”.
Per assistenza e maggiori delucidazioni tutte le Sedi del Movimento Consumatori Puglia (Andria – Bari – Brindisi – Foggia – Lecce – Molfetta e Trani), sono a disposizione degli automobilisti.