“I nostri dipendenti non hanno nulla da temere anche perché molte delle funzioni fondamentali dell’ente provincia ritorneranno. Massimo fra un mese le giunte regionali delibereranno sull’organico. Lo dico per evitare di trasmettere ansia ai dipendenti, stiano tranquilli, questa è una presa d’atto ai sensi della legge 56/2014. Dobbiamo comunicarlo alla Regione e avremo pochi spostamenti”. Il consigliere che rassicura è Gaetano Cusenza, presidente della commissione bilancio a Palazzo Dogana, l’atto d’indirizzo poi approvato con un emendamento riguarda la “mobilità” del personale soprannumerario in quanto alcune funzioni dell’ente non sono più fondamentali. Formazione professionale, risorse idriche, politiche culturali, sociali, del lavoro passano secondo legge alle Regioni. Mobilità e viabilità, edilizia scolastica, ambiente, oltre alle funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo restano alle Province.
La delibera sulle procedure di riordino del personale- la seduta monotematica era stata preannunciata da Miglio– è stata approvata all’unanimità alla presenza di 8 consiglieri, incluso il presidente. Nella prima fase della discussione (presenti anche i due rappresentanti della minoranza Marco Camporeale e Dino Tarantini, alla sua prima volta in aula in sostituzione di Gianvito Casarella, non rieletto a Cerignola) Camporeale ha commentato con qualche perplessità “l’atto di indirizzo” inclinando ad un’attesa ulteriore della Regione che in materia non ha ancora legiferato: “Con un atto di indirizzo si fissano le priorità, non si taglia il personale”.
Da qui l’intervento di Cusenza con un appunto ulteriore: “E’ così in quasi tute le Regioni”. Lo scorso 20 maggio da Bari è arrivata alla Provincia una sollecitazione a velocizzare le procedure, il dirigente al settore risorse umane Massimo Raponi l’ha ricordato, insieme alla linea della Provincia di Brindisi che non solo ha approvato una delibera sulla quantificazione del personale in esubero ma ha anche inviato l’elenco con i nomi.
La delibera è passata con un emendamento del consigliere Raimondo Ursitti sulla predisposizione di una graduatoria del personale: “Perché non ci siano favoritismi e si decida in base a criteri generali e non all’appartenenza a questo o quel settore”. Il dirigente ha sottolineato e spiegato come sia la stessa legge Delrio a indicare che le funzioni da svolgere saranno quelle esercitate al momento in cui la legge è stata emanata. Il passaggio di un decreto del consiglio dei ministri del settembre scorso in cui si fissano alcuni criteri di tutela in base a titoli, situazioni, familiari, disagi è stato accolto come emendamento.
I numeri su cui si è deliberato riguardano circa 300 dipendenti di cui 134 impiegati nelle politiche del lavoro, 20 nella polizia provinciale, 16 in pensione per quest’anno, 59 l’anno prossimo, 60 impiegati in biblioteca. Contenuto nella delibera il valore finanziario del personale tagliato e stimato per 10 milioni di euro. Rimandato ad altra fase l’elenco con i nominativi da inviare a Bari.
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