Aggiungi un posto a tavola che arriva il candidato sindaco. Dalle cene di autofinanziamento della politica nazionale alle cene cerignolane di sostegno alla coalizione di centrosinistra per il turno di ballottaggio del 14 giugno prossimo. Gli scatti rubati all’Oasi di Claire, dove era in corso un segreto incontro elettorale tra esponenti politici di centrosinistra e centrodestra locale, hanno fatto il giro della rete, rimbalzando di condivisione in condivisione dalla bacheca facebook di “Cerignola Democratica”, nella coalizione del Cambiamento di Franco Metta, che si gioca il ballottaggio contro Sgarro. Sono state diffuse in tarda serata ieri assieme ai nomi dei commensali. “Elena Gentile, Francesco Reddavide, Francesco Decosmo, Luca Reddavide, Salvatore Morano, Michele Romano, Francesco Mansi e il nuovo che avanza, Tommaso Sgarro. Vergogna!!! Dopo le foto di questa notte la situazione politica è chiara”, recita il post degli avversari politici che gridano allo scandalo.
Ma Sgarro non ci sta: “Le foto scattate clandestinamente ieri sera – scrive sui social network – si riferiscono ad un incontro pubblico (senza cena) del Nuovo Centro Destra di Cerignola, al quale sono stato invitato insieme all’on. Gentile per illustrare anche ai militanti di quel Partito le scelte politico programmatiche della coalizione di centrosinistra e del candidato Sindaco per il rinnovando governo della Città. Scelte, giova sottolineare, in ragione delle quali i vertici di quel Partito avevano già liberamente e pubblicamente “indicato il proprio sostegno al candidato Sindaco Tommaso Sgarro. E ciò, nella conferma della propria autonomia e identità politica, e senza alcuna contropartita. Di che cosa dovremmo vergognarci? La verità è che noi continuiamo a parlare di programma e progetto di Città. Noi Cerignola vogliamo unirla, bonificarla dai veleni ambientali e politici, sprovincializzarla. E per questa via raccogliamo consensi e solidarietà politica. Dall’altra parte – non ce ne vogliano ma è la realtà dei fatti – si continua con gli scoop farlocchi e l’infantilismo politico. E’ troppo chiedere, nell’interesse generale di Cerignola, che questi ultimi giorni di campagna elettorale siano vissuti in una dialettica delle posizioni – anche dura e intensa – ma scevra da livore e nel rispetto reciproco?”
E ancora: “L’NCD ha deciso di darmi sostegno politicamente. Non era affatto scontato. È stato un gesto di grande responsabilità da parte di una forza politica che ha deciso di non apparentarsi, né di entrare in maggioranza”, la replica del candidato sindaco piddino unita al goffo tentativo di depistaggio, con la foto che lo ritrae insieme all’eurodeputata e giovani candidati in una sede diversa dalla sala ricevimenti a qualche chilometro dagli occhi indiscreti, su contrada Quarto. “C’erano anche Berlusconi, Alfano e Salvini, l’ultimo non me l’aspettavo, giuro – l’ironia del post a commento -. Una risata vi seppellirà”. Poi la confessione: “Questa sera siamo stati invitati al confronto per parlare della città che verrà. Di una consiliatura costituente che permetta la ricostruzione di Cerignola. Un confronto sereno tra chi, pur decidendo di mantenere la propria identità, sceglie di partecipare e condividere alcune opzioni programmatiche della nostra proposta di governo, aprendo così un dialogo per il bene della città a prescindere dalle differenze ideologiche”. Un confronto in grande stile, con cena elettorale e brindisi augurale. Sgarro assicura: “Nessun accordo, nessun ingresso in maggioranza, solo condivisione sulla necessità di un consiglio comunale che sia propositivo e dialogante. Non un inciucio, né un’alleanza, piuttosto una chiacchierata con una quarantina di persone che stanno cercando di capire come comportarsi al ballottaggio. E qualcuno rode. E io decisamente mi diverto”.
Metta non si è fatto attendere. L’avvocato è scatenato su facebook: “Gentile/Giannatempo e tutti i trombati della vecchia pessima amministrazione comunale alleati per battere il Cambiamento. Tutti i distruttori di Cerignola insieme contro di me”, scrive. “Invito gli elettori di centro sinistra – convinti che il PD fosse l’alternativa a Giannatempo – a riflettere e decidere se non sia il caso di punire questo inciucio. Riflettano anche gli elettori che hanno votato per Forza Italia. Giannatempo prova già a riprendersi il centrodestra. Consegnare la città ai congiurati dell’Oasi oppure mandarli a casa tutti”.