Passa il bilancio consuntivo 2014 con il sì compatto della maggioranza, 8 contrari all’opposizione e un astenuto. Un bilancio “ibrido” che deriva per metà dall’amministrazione Mongelli e per l’altra metà dai mesi del governo Landella. Pochi i margini di manovra dato il decreto salva enti” che grava sul Comune, 4 milioni all’anno di debiti che lasciano poca liquidità. Favorevole il parere dei revisori dei conti sull’atto amministrativo.
Nella relazione dell’assessore all’economia Sergio Lombardi è emerso che questa amministrazione “non ha fatto ricorso all’anticipazione di cassa”. “Abbiamo lavorato bene – ha detto il sindaco – il salva enti ci costringe ad un regime abbastanza rigido riguardo alla pressione fiscale e alla spesa corrente. Il rendiconto di gestione 2014 rispetta per intero non soltanto il patto di stabilità ma anche i vincoli di finanza pubblica con riferimento alle prescrizioni della Corte dei Conti”. Sulle attività svolte in questi mesi dell’amministrazione comunale (ed elencate dal sindaco, teatro, strade, attività culturali) verrà attivata una campagna di comunicazione che arrivi a tutti i cittadini. A cominciare da manifesti affissi in città.
Cataneo su Amiu: “Non raggiunti i risultati”
Altro tema affrontato nell’assise di oggi la situazione dell’Amiu che chiude con un attivo di 2,5 milioni di euro ma che, per quanto riguarda la raccolta differenziata, ha ottenuto scarsi risultati. “Si aprirà un confronto su questo – dice Pasquale Cataneo (alle elezioni col movimento Schittulli) – il 17 maggio dell’anno scorso è stata determinata la raccolta differenziata e se non ci sono risultati questo dipende dal gestore”. L’ipotesi di revocare il contratto di servizio ad Amiu è stata paventata più volte in consiglio comunale senza arrivare a soluzioni: “Ne dobbiamo discutere”, si ripete da circa un anno.
Più deciso il consigliere Bruno Longo (La Destra) per cui sarebbe bene “chiudere con Amiu” anche per la contrarietà espressa dal presidente dell’azienda dei rifiuti Grandaliano “a non usare la discarica ex Frisoli: portare i rifiuti a Deliceto ci costa 400 mila euro in più”.
L’interpellanza di Longo su Aipa: “Questione che si trascina da mesi”
Prima del consiglio comunale, e anche in vista dell’approvazione di bilancio, Bruno Longo ha reso nota un’interpellanza sul rendiconto di gestione di Aipa chiedendo chiarimenti al dirigente del settore finanziario Dicesare: “40 milioni di euro di crediti vantati dal Comune nei confronti di contribuenti e mai versati dalla vecchia concessionaria Gema nelle casse comunali”.
Sul punto non c’è stato dibattito ma solo l’esposizione in aula di quanto già evidenziato dal consigliere. Possibile che la questione sia rimandata ad una prossima seduta. Nel frattempo l’interpellanza è stata inviata anche alla Corte dei Conti di Bari e sottoposta al vaglio del collegio dei revisori.
“La riscossione dei tributi – spiega Longo in premessa – serve a far funzionare meglio il Comune. Sono 8 mesi che ci portiamo dietro questa situazione. Nel 2013 si dovevano fare opere di accertamento sui 40 milioni da riscuotere coattivamente, tanto più che su questo un verbale di rinegoziazione del gennaio 2015 e alcuni pareri richiesti, fra cui quello dello stesso Dicesare, del segretario generale Guadagno, del dirigente del servizio avvocatura Festa, avevano dissipato qualunque dubbio”. E definisce “contraddittorio” l’inserimento nel fallimento Gema del dirigente al contenzioso Dragonetti “solo per 3,5 milioni di euro e non per 43”.
A tal proposito il commento del consigliere Lucio Ventura (Oltre con Fitto): “Se fossero stati a disposizione del Comune avremmo evitato il salva enti”, cioè 37 milioni di euro richiesti per scongiurare il dissesto a Palazzo di città.