“Per difendere il lavoro non si va ai talk show il martedì sera a fare grandi slogan ideologici, per difendere il lavoro si creano le fabbriche”. Il premier Matteo Renzi in visita allo stabilimento Fca di Melfi non risparmia una frecciata che, pur senza che sia citato, sembra riferita al leader Fiom Maurizio Landini. Il presidente del Consiglio, accompagnato anche dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, si è recato all’unità di montaggio dello stabilimento arrivando in una Jeep Renegade rossa (una delle auto che ha rilanciato la fabbrica lucana): alla guida l’ad di Fca, Sergio Marchionne, al lato passeggeri il premier e sul sedile posteriore il presidente di Fca, John Elkann. “Aspettiamo buone notizie per Cassino – ha detto il premier – io non vedo l’ora di potermi comprare un’Alfa Romeo”. “Le polemiche – ha sottolineato ancora a margine della visita alla fabbrica – ce le prendiamo tutte, ma l’Italia deve ripartire e noi andremo avanti, insieme a chi ci crede, perché il lavoro in Italia torni ad essere un diritto”.
Camusso: Renzi a Melfi? Non è prima volta
“Non è certo la prima volta che il presidente del Consiglio va a visitare la Fiat e dimostra amicizia all’amministratore di Fca, quindi non ci vedo una notizia straordinaria”. E’ il commento del segretario della Cgil, Susanna Camusso, interpellata sull’assenza del premier all’assemblea di Confindustria e sulla sua presenza a Melfi. Interpellata sulla riapertura di Melfi, Camusso ha ricordato che lo stabilimento “non ha mai chiuso, ha continuato a produrre. Noi abbiamo salutato con favore dopo tanti annunci e dopo tanta cassa integrazione il fatto che la Fiat abbia ripreso a fare modelli ed investimenti”.
Maroni: Renzi da Marchionne segnale negativo
“Mi sembra un segnale molto negativo” che Renzi sia a Melfi con Marchionne oggi, soprattutto “visti i rapporti tra Fiat e Confindustria”. Lo ha detto il governatore lombardo, Roberto Maroni, arrivando all’assemblea di Confindustria. “E’ incomprensibile che Renzi non si presenti – ha aggiunto Maroni – mi pare una disattenzione nei confronti delle imprese perché l’assemblea di Confindustria è il momento più importante per le imprese italiane”.
L’arrivo a Bari
Matteo Renzi è atterrato in aeroporto, a Bari, ed è subito ripartito in elicottero per Melfi. Nessuno, a parte il sindaco di Bari Antonio Decaro, ha potuto avvicinarlo. Anche con il sindaco lo scambio di saluti è stato rapidissimo. Il presidente del Consiglio, da qualche settimana in freddo con Michele Emiliano, ha accuratamente evitato di incontrare il candidato alla presidenza della regione e segretario regionale del Pd. Ad accogliere il premier c’era anche la sottosegretaria pugliese del Pd Teresa Bellanova. Tra Renzi ed Emiliano, dopo un periodo di recente riavvicinamento, la nuova frattura è stata determinata dalla posizione dell’ex sindaco di Bari sulla riforma della scuola. Emiliano, infatti, poco più di due settimane fa, ha annunciato via twitter di voler dedicare la campagna elettorale a sostenere gli insegnanti contro il disegno di legge “la buona scuola”.
(Ansa)