Non si è fatta attendere la replica della U.s.d. San Severo dopo l’ennesimo scandalo scommesse che ha travolto il calcio. “In merito a quanto avvenuto nelle scorse ore – fanno sapere dal club – nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse denominata “Dirty Soccer”, che ha coinvolto società e tesserati di Lega Pro e Serie D, dichiariamo l’assoluta estraneità ai fatti, ritenendoci anzi parte lesa e penalizzata dell’intera vicenda”. La società, dunque, si riserva di valutare la posizione dei suoi tesserati allo scopo di tutelare la propria immagine e di agire legalmente nei confronti di coloro che possano aver operato ai danni del sodalizio giallogranata.
“Per quanto riguarda la posizione del proprio portiere William Carotenuto – aggiungono -, l’U.s.d. San Severo sottolinea che il giocatore al momento è indagato per i fatti avvenuti durante la partita contro il Brindisi (persa per 2-1) dello scorso novembre, finita nel mirino degli inquirenti. Ricordando che Carotenuto, oltre che atleta validissimo e ritenuto uno dei migliori nel suo ruolo dell’intero girone H, è stato uno degli artefici della salvezza ottenuta dalla compagine giallogranata. La società, confidando nell’operato dell’autorità giudiziaria, sosterrà il calciatore fino al momento in cui non ne verrà accertata l’effettiva colpevolezza”.
“L’U.s.d. San Severo – si legge ancora – ricorda inoltre che i fatti avvenuti sono antecedenti ad una rigenerazione societaria avvenuta nel mese di gennaio, con gli ingressi in dirigenza del presidente Dino Palumbo, del patron Paolo Dell’Erba e dei direttori Del Giudice e Marino.
Concludendo, l’intera dirigenza giallogranata, sottolineando ancora una volta la propria totale estraneità ai fatti, si mobiliterà con tutti i mezzi necessari affinché i sacrifici economici e sportivi dell’ultima annata, conclusa con una salvezza guadagnata sul campo, non vengano vanificati dalle azioni di quanti abbiano preso parte ad un sistema volto ad alterare i risultati delle partite per meri interessi personali”.