“Io voterò il Partito Democratico e mi auguro che saranno in moltissimi a farlo”. Così Michele Emiliano, candidato alla Presidenza della Regione Puglia, ha sintetizzato la differenza tra la lista del PD e le liste civiche. Il segretario regionale del Partito Democratico, questa mattina, ha presentato alla stampa i candidati al Consiglio regionale della Capitanata: l’avvocato Patrizia Lusi (Foggia), capolista e dirigente del PD foggiano; l’avvocato Paolo Campo (Manfredonia), già sindaco di Manfredonia e segretario provinciale del PD; l’avvocato Maria Rosaria De Muzio (Lucera), già impegnatasi in una lista civica alle ultime amministrative lucerine; il direttore di banca Michele Longo (Cerignola), capogruppo del PD nel Consiglio comunale di Cerignola; l’imprenditore Matteo Masciale (San Giovanni Rotondo), segretario cittadino del PD di San Giovanni Rotondo; l’avvocato Raffaele Piemontese (Foggia), segretario provinciale del PD foggiano e già presidente del Consiglio comunale di Foggia; la dottoressa Lucia Russi (San Severo), neuropsichiatra infantile impegnata nel sociale; l’avvocato Michele Santarelli, segretario provinciale del PSI e già sindaco di San Severo.
“La Federazione di Foggia ha operato con la massima autonomia, spiegando le ragioni politiche delle scelte fatte e risolvendo bene gli inevitabili conflitti – ha affermato Emiliano – tant’è vero che la Direzione regionale ha condiviso il deliberato della Direzione provinciale. Colgo questa opportunità per riconoscere al segretario provinciale Raffaele Piemontese la capacità di affrontare con intelligenza il suo doppio ruolo di candidato al Consiglio regionale e dirigente del partito.
Ringrazio tutte le candidate e i candidati per l’impegno che stanno profondendo, insieme ai loro collaboratori, per animare la campagna elettorale. Anche superando la diffidenza verso la politica con cui ci scontriamo quotidianamente.
Per parte nostra possiamo affermare con chiarezza e serenità che abbiamo ben governato ovunque gli elettori ci hanno dato questa opportunità, e lo abbiamo fatto rispettando la legge e l’etica. Per questo oggi voglio spendere una parola in più per Paolo Campo, vittima di un attacco vile da parte del Fatto Quotidiano. Paolo è persona onestissima e amministratore di grande competenza.
Questa della candidatura di impresentabili è una bufala. Nella nostra coalizione c’è la lista di Nichi Vendola e quella di partiti centristi con cui abbiamo governato anche 10 anni. Vero che qualcuno dei candidati è stato militante in partiti che oggi non esistono più ed è già stato eletto in liste moderate, e di cosa dovrei farmi carico?”.
Il candidato alla Presidenza della Regione Puglia, infine, ha focalizzato l’attenzione su “la nuova ‘questione meridionale’”.
“Ho letto da qualche parte che a qualcuno potrebbe venire l’idea di mettere le mani sui fondi destinati allo sviluppo del Sud per fronteggiare il buco aperto dalla sentenza della Corte Costituzionale nei conti dell’Inps – ha affermato Michele Emiliano – Sappiano tutti che, se ciò dovesse accadere, smetterei di essere gentile.
I fondi dell’Unione Europea sono destinati alle regioni meridionali per colmare il ritardo di sviluppo che hanno nei confronti delle aree a più alto reddito. Quei soldi spettano al Sud sulla base di trattati internazionali che nessuno può mettere in discussione.
Sappiano tutti – ha concluso Michele Emiliano – che difenderemo le prerogative della Puglia e del Sud contro tutto e tutti, avendo memoria della lezione impartitaci da Peppino Di Vittorio e dal movimento bracciantile pugliese”.
Campo replica a Il Fatto Quotidiano
Immediata replica di Paolo Campo all’articolo de Il Fatto Quotidiano. Il giornale di Travaglio aveva inserito l’ex sindaco di Manfredonia nella lista degli “impresentabili”. Ecco cosa scrive Campo sui social network:
Io non sono indagato in alcun procedimento giudiziario e mi ritengo più che degno di rappresentare la comunità foggiana e il Partito Democratico di Capitanata alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. L’articolo de Il Fatto Quotidiano, a firma di Mary Tota, contiene notizie false sul mio conto, cosa per cui ho già dato mandato al mio legale di fiducia per verificare la sussistenza degli estremi della querela per diffamazione.
Il procedimento penale a cui si fa riferimento è stato archiviato oltre 2 anni fa all’esito di un’indagine, doverosa e condotta correttamente dalla Procura di Foggia, che ha fatto emergere l’insussistenza delle accuse mosse da un gruppo di cittadini che si opponevano al progetto approvato in Giunta e un Consiglio comunale, e finanziato dalla Regione Puglia. Un’azione obbligatoria, quella della Procura, che ha coinvolto tutti gli amministratori ed i consiglieri comunali che hanno espresso voto favorevole.
La giornalista e quanti hanno già ‘condiviso’ sui social network l’articolo non sanno che sono stato io, da sindaco di Manfredonia, a chiedere alla Commissione bicamerale Antimafia e alla Direzione Distrettuale Antimafia di approfondire le indagini sulle organizzazioni mafiose che operavano nel nostro territorio; così come sono stato io a far avviare le indagini per malversazione nei confronti delle imprese che avevano incassato i contributi del Contratto d’Area e non avevano mai avviato la realizzazione degli impianti produttivi.
A mio carico non esiste alcun procedimento giudiziario e posso affermare, senza tema di smentita, di essere perfettamente in regola con le previsioni del Codice Etico del Partito Democratico.
A differenza di quanto scritto da Il Fatto Quotidiano, la mia storia politica, amministrativa e personale, di cui vado orgoglioso, testimonia la ‘presentabilità’ della mia candidatura.