“Si vota Pd e Raffaele Piemontese perché siamo un partito organizzato che lavora tutto l’anno sul territorio”. E’ il grande giorno del segretario provinciale in comizio a Foggia con Elena Gentile e Gianni Pittella (europarlamentari), Alfonso De Pellegrino (consigliere comunale), Michele Bordo (parlamentare) e l’introduzione di Mariano Rauseo (segretario cittadino) che indirizza il voto del popolo piddino. In piazza arrivano i fedelissimi del partito, alcuni curiosi e passanti di un giorno feriale.
Dall’Europa a Bari passando per Foggia gli inquilini di Bruxelles spiegano che senza quei fondi, spesso non utilizzati da una città come Foggia, si va verso la povertà.
“La sfida alle lobby e all’austerità che per 6 anni hanno strozzato la gente continua”, spiega Pittella. Elena Gentile segnala l’attività contro “l’olocausto degli ulivi”, “la solitudine dell’Italia di fronte all’emergenza biblica degli sbarchi, punta sull’agricoltura, il turismo, la cultura in un’ Europa spesso sorda ai bisogni del Sud”.
Michele Bordo porta il dato delle europee: “Abbiamo superato il 40%, al nostro partito non c’è alternativa dopo 10 anni di buon governo che ha fatto della Puglia una regione all’avanguardia”.
Primo: si vota Pd, “in modo forte, netto, inequivocabile”, fa sapere Elena Gentile che manda l’ennesimo segnale al segretario regionale Michele Emiliano, “le altre liste ci sono, stanno lì ma noi siamo un partito che ha anche sensibilità diverse ma sa fare sintesi e lavorare con risultati straordinari”. Anche Bordo non è convinto di queste civiche: “Durano il tempo della campagna elettorale, noi siamo un partito che sta in piedi da anni”.
Secondo: “Emiliano eredita una grande storia, Nichi Vendola, che ringrazio, ci ha aiutato a diventare comunità facendo della Puglia un grande laboratorio”. Gentile infiamma la piazza e spiega il lavoro al Parlamento europeo e il piano Junker che raccoglierà la programmazione dei territori: “Vanno inseriti due progetti, l’aeroporto di Foggia e l’Alta Velocità sulla dorsale Adriatica”.
Pittella è d’accordo, “l’antipolitica è il risultato dall’austerità cieca che ritiene i bilanci più importanti della vita delle persone”. Di fronte a questo si intravedono segnali di crescita e il “coraggio da leone di Renzi contro le lobby del consociativismo”.
Terzo: “Raffaele Piemontese, espressione della bella politica, un giovane figlio della nostra terra, deve essere il primo eletto in Capitanata”.
Il segretario provinciale parla del teatro Giordano, accusa “l’incompetenza della tecnostruttura e chi intende dare due milioni di euro a una ditta che ha lavorato male”. Riprende la proposta di non far pagare i tributi comunali a chi denuncia il racket. “Per me non è indifferente stare nel centrodestra o nel centrosinistra, questa bandiera rappresenta dei valori, un’identità, votare Pd significa avere un partito che quotidianamente lavora sul territorio e non un ceto politica che si deve ricollocare”.