I dati sull’andamento del lavoro in provincia di Foggia, nel mese di marzo 2015. Aumentano lievemente i contratti a tempo indeterminato, ma calano sensibilmente quelli a tempo determinato. In crescita anche i disoccupati.
Boom di iscrizioni ai Centri per l’Impiego
Al 31 marzo 2015 risultano iscritti 296.541 lavoratori. Il 43% è occupato; il 32,5% disoccupato; il 14% inoccupato; il 10% occupato in cerca di lavoro. Il 12,5% degli iscritti è straniero. Il 45% degli stranieri iscritti proviene dalla Romania; il 7,4% dalla Polonia; il 6% dal Marocco; il 3% dall’Ucraina.
Gli iscritti ai CpI continuano ad aumentare. Nel volgere di due anni si registrano 22.130 unità in più rispetto a marzo 2013. L’incremento riguarda i disoccupati (+11.135) e gli occupati (+8.613).
Complessivamente i lavoratori disoccupati e inoccupati sono più numerosi degli occupati (138.247 vs 127.773).
Gli iscritti con dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) sono 163.437 di cui 85.535 donne (52%). Il 57% degli iscritti con DID è disoccupato; il 25% inoccupato e il 18% è occupato in cerca di lavoro. Rispetto a marzo 2014 si rileva un incremento degli iscritti con DID pari al 5%.
Fra gli iscritti con DID vi sono 88.211 disoccupati e inoccupati di lunga durata che, rispetto a marzo 2014, risultano aumentati del 7,4%. Il 54% dei disoccupati e inoccupati di lunga durata è donna. Il 26% dei disoccupati e inoccupati di lunga durata è giovane, con età compresa fra 15 – 29 anni.
Il 2015 parte male, calo delle assunzioni a marzo
Dal 1 al 31 marzo 2015 le aziende con sede operativa in Capitanata hanno effettuato 11.571 assunzioni di cui il 91% riguardanti lavoratori con domicilio in provincia di Foggia, il 6% riferite a lavoratori domiciliati fuori regione e il 3% a lavoratori con domicilio in altre province pugliesi.
Il numero di assunzioni non coincide con quello dei soggetti dal momento che ciascuna attivazione può essere ripetuta più volte nell’arco del medesimo periodo di riferimento. La frequenza delle assunzioni nel periodo considerato rappresenta un indicatore della frammentarietà dei rapporti di lavoro. Nel mese di marzo 2015 i rapporti di lavoro attivati hanno interessato 10.720 lavoratori (su 11.571 assunzioni) con un numero medio di contratti pro capite pari a 1,1.
Rispetto a marzo 2013 e 2014 si registra un incremento delle assunzioni del 27% nel 2014 e un decremento del 10% nel 2015. Il 64% delle assunzioni riguarda lavoratori maschi e solo il 36% è riservato alle donne. Il 25% delle assunzioni è in favore di lavoratori stranieri. Le assunzioni avvengono in agricoltura (50%); nei servizi (37%); nell’edilizia (7%); nell’industria (5,4%).
I lavoratori interessati dalle assunzioni sono per il 58% figure non qualificate. I titoli di studio sono presenti nelle seguenti percentuali: 29% licenza media; 25% qualifica professionale; 22% diploma di scuola secondaria superiore; 14% licenza elementare o nessun titolo di studio; 9% laurea.
Nel 79% dei casi le assunzioni sono state formalizzate con contratti a tempo determinato e nel 15% con contratti a tempo indeterminato. Rispetto a marzo 2014 si rileva, nella diminuzione complessiva dei rapporti attivati, un incremento di quelli a tempo indeterminato pari al 5,8%. Dal 1 al 31 marzo 2015 sono cessati 7.461 rapporti di lavoro con un decremento del 15% rispetto a marzo 2014.
Il 52% delle cessazioni si verifica per scadenza contratto. L’agricoltura e i servizi registrano rispettivamente il 44% e il 38% dei rapporti cessati. Nel mese di marzo sono cessati 2.282 rapporti di lavoro attivati nel corso dello stesso mese.