Seduta plenaria piuttosto accesa al Parlamento Europeo di Strasburgo. Tra i protagonisti anche l’europarlamentare Elena Gentile, del Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici. Il politico di Cerignola, dirigente nazionale Pd ed ex assessore regionale a Sanità e Welfare, ha mostrato un giubbotto di salvataggio mentre altri suoi colleghi avevano tra le mani cartelli e scarpe.
Al centro del dibattito “Mare Nostrum”, vasta missione di salvataggio nata nel 2013 e conclusa il primo novembre 2014. “Un grave errore mettere fine a “Mare Nostrum”. Questo è costato delle vite umane”. A dirlo, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, durante la sessione dedicata alle migrazioni che si è conclusa con l’approvazione a larghissima maggioranza – 449 sì, 130 no e 93 astenuti – di una risoluzione che prevede quote nazionali per l’accoglienza dei profughi e più mezzi per Frontex.
Nel suo intervento Juncker si è detto “soddisfatto che la proposta avanzata a nome della Commissione Ue di triplicare il budget di Triton, nonostante qualche resistenza, sia stata accolta dai membri del Consiglio”. Il vertice Ue della scorsa settimana a Bruxelles ha deciso di portare a 120 milioni di euro il finanziamento annuo dell’operazione Triton e di “riportarlo ai livelli di Mare Nostrum”.