In merito ai lavori di ristrutturazione per la riqualificazione dell’ex palestra della Gioventù Italiana di Foggia, il consigliere comunale di maggioranza del Nuovo Centro Destra, Alfonso Fiore, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Il progetto di recupero e ristrutturazione del plesso di via Matteotti (ex palestra Gioventù Italiana di Foggia), volto alla realizzazione di una struttura funzionale ad ospitare i seguenti centri: “Centro di Ascolto per le donne”, “Centro Antiviolenza “ ed “Ufficio Mediazione in ambito civile e penale”, rappresenta un’ importante traguardo raggiunto con successo sul piano dell’edilizia cittadina.
Siamo di fronte ad un intervento di riqualificazione urbana, finanziato attraverso l’impiego dei fondi FESR 2007- 2012, mirato al riutilizzo sociale di un immobile storico abbandonato, al fine di dotare la città di Foggia di nuove strutture moderne, efficienti e adeguate alle esigenze dei nostri abitanti”.
“Tuttavia – continua Fiore- mi duole appurare che a seguito dei lavori esterni di ristrutturazione di tali locali, è stata rimossa l’originaria iscrizione posta sulla facciata dell’ingresso principale dell’ex palestra GIL, struttura questa che mi soffermo a sottolineare essere storicamente rilevante in quanto luogo associativo, ludico, nonché ricreativo per la gioventù di epoca fascista e non solo”.
“D’altro canto – rimarca Fiore – l’ex palestra è in via Matteotti, strada che, storicamente parlando, rievoca proprio il medesimo periodo storico in cui è sorto tale edificio, ulteriore motivo questo, a ben pensare, tale da poter perfino assurgere ad un ulteriore compito, quello educativo, grazie al quale si aiuta a ricordare periodi di storia italiana, soprattutto tra le nuove generazioni che purtroppo spesse volte ignorano”.
“Alla luce di quanto detto – continua il consigliere – chiedo al sindaco Franco Landella come è possibile che posta più volte da me la questione, non si sia provveduto a riapporre immediatamente quella iscrizione. E’ incomprensibile che il sindaco non dia il giusto peso al problema, e ci auguriamo che presto vengano presi dei veri provvedimenti sempre promessi e mai effettuati. In una città come la nostra non devono scomparire i simboli che la rendono unica e diversa dalle altre città”.