Bobine difettose dallo stabilimento di Foggia del Poligrafico dello Stato. La carta adesiva prodotta per stampare i bollini sulle scatole dei medicinali si scolla. Questo, stando a Farmindustria, starebbe provocando seri problemi al settore. “Se va avanti così – commenta il presidente Massimo Scaccabarozzi -, prima o poi i pazienti avranno difficoltà a trovare i medicinali in farmacia”.
Tant’è che si stanno selezionando i medicinali da inviare prima sul mercato. “Diamo la precedenza ai farmaci salvavita, ma tutti i giorni servono anche gli antibiotici, gli anticoagulanti, le insuline. È una situazione incresciosa, speriamo che il Poligrafico la risolva nel più breve tempo possibile”.
Allarme fondato? Non proprio, almeno stando a quanto ci riferiscono dallo stabilimento. Il sindacalista Usb, Michele Lunetta, sentito da l’Immediato, replica: “Non c’è giorno che passa senza qualche attacco al Poligrafico. Prima le targhe delle auto, poi il gioco del Lotto e ora i farmaci. Forse a qualche privato fanno gola i 370 milioni di fatturato dell’istituto”. Lunetta se la prende con le lobby, “pronte a criticare il nostro agire alla prima opportunità. Ormai è chiaro che sullo stabilimento ci siano interessi trasversali”.
Per Farmindustria, il Poligrafico dello Stato ha già accumulato un ritardo enorme: settanta milioni di contrassegni, equivalenti ad altrettante scatole di farmaci che languono negli stabilimenti dei produttori. E la situazione, considerato pure l’incidente della carta, non sembra destinata a migliorare rapidamente.
“Ma settanta milioni sono un’eresia visto che produciamo 5 miliardi di bollini all’anno – dice Lunetta -. Il 40% realizzati da noi, l’altro 60% con servizio esternalizzato”.
Di sicuro non mancano le criticità: “Il problema reale è l’impossibilità di fare magazzino e questo provoca deficit nelle consegne. Ma come fatto già in passato – conclude il sindacalista -, potenzieremo gli orari lavorativi per risolvere ogni tipo di problema”.