Tensione altissima all’Asl di Bari, dove oltre 800 lavoratori della società in house Sanitaservice hanno protestato duramente per il loro futuro occupazionale. Una folta delegazione dei lavoratori, guidata dal segretario generale dell’Usppi Nicola Brescia, dal segretario provinciale e confederale Nicola Preziosa e dal segretario provinciale sanità privata Sebastiano Azzaro è stata ricevuta del direttore generale dell’azienda, Vito Montanaro.
Dopo un’ampia discussione, durata oltre quattro ore, il dg Montanaro – informa una nota del sindacato – , “ha preso l’impegno che nessun dipendente perderà il posto di lavoro”. In ordine ai corsi O.S.S. (Operatori Socio Sanitario), Montanaro si è impegnato a rivedere in tempi ristrettissimi tutti i casi “anomali” denunciati dall’Usppi. L’amministratore unico della Sanitaservice, Francesco De Nicolo, presente all’incontro, su forte pressione del sindacato Usppi ha comunicato che pagherà in tempi brevi tutte le indennità previste contrattualmente (di turnazione, di rischio, notturno etc). Al termine dell’incontro i vertici dell’Usppi hanno dichiarato la loro cauta soddisfazione sull’esito dell’incontro, ma dichiarano che, non abbasseranno la guardia, sino alla conclusione della vertenza.
“Nella provincia di Foggia, in questi giorni, la società in house si è rivolta a società interinali per l’assunzione di circa 20 unità lavorative (la maggior parte delle quali impegnate per tre mesi presso l’ospedale “Tatarella” di Cerignola). E guarda caso – concludono dal sindacato – anche qui, la vicinanza dei selezionati con certi politici e operatori della sanità è talmente lampante da destare almeno qualche piccolo sospetto”. La polemica nasce dalla candidatura di Pippo Liscio, dipendente Asl vicinissimo al direttore generale Attilio Manfrini e all’europarlamentare Elena Gentile, nella lista civica di Michele Emiliano.