“La macchina elettorale è già partita, in provincia sono stati aperti i comitati elettorali, indietro non si torna, poi diciamo di volere liste forti”. Sergio Clemente non fa una piega di fronte alle perplessità della segretaria provinciale circa i nomi da inserire in lista per le elezioni baresi di maggio. Del resto nessuno osa dire: “Tu no”. Anche Mariano Rauseo ha ribadito a l’Immediato che “non è stato deciso nulla”. Emiliano ha richiamato all’ordine il consigliere regionale uscente nonché membro dell’assise cittadina, da qui il conflitto statutario: “Ma io ho già dato la mia disponibilità a lasciare la carica ad un’altra persona, dopo le elezioni regionali, s’intende”.
I “fini elettoralistici” di Piemontese
Il segretario provinciale Raffaele Piemontese insiste: “Formalizzi le sue dimissioni, un dovere etico, altrimenti sarò costretto a convocarlo io il consiglio che non può essere preso in ostaggio per ripicca o per tornaconto da qualcuno”. La replica di Clemente: “L’ho convocato per domani, come il 3 marzo scorso, il 7 e l’8, tutto rinviato per assenza di alcuni componenti del gruppo”. Poi l’affondo contro quello che potrebbe essere il suo rivale alle Regionali, il vero nodo della questione che si palesa a vari livelli. Quello del capogruppo è solo una parte del problema: “Appare molto strano che Piemontese, non conoscendo le circostanze, si unisca al segretario cittadino Rauseo che dimentica gli incontri già avvenuti e fomenta una polemica inutile e, anzi, pericolosa per l’immagine del partito. Per quanto mi riguarda non intendo più rispondere a polemiche che probabilmente nascondono fini di tipo elettoralistico”.
Il nodo dei nominativi su Foggia
La lista del Pd comprende 3 donne e 5 uomini. Alcuni nomi sono dati per certi. Paolo Campo (Manfredonia), Matteo Masciale (San Giovanni Rotondo) e Francesco Di Noia (Zapponeta, uno dei giovani del Pd che ha raccolto oltre 200 firme fra tutti gli amministratori a sostegno della sua candidatura). Cerignola deve ancora decidere, San Severo gioca con un nome femminile. La domanda è se Foggia possa avere tre disponibilità stante la designazione a capolista di Patrizia Lusi, le aspirazioni di Raffaele Piemontese e la caparbietà di Clemente, primo degli eletti a Foggia per il centrosinistra, consigliere uscente, in campagna elettorale da mesi, come quasi tutti, del resto, sebbene dal coordinamento elettorale barese sia venuto esplicito l’avvertimento: “Nessuno si senta garantito”. “E quando l’avrei detto di essere garantito”, risponde il consigliere indomito.
Il comunicato della Conferenza donne
Sulla designazione di Lusi, Sergio Clemente ha la sua lettura : “È in quota al segretario regionale, capolista di tutta la provincia, non di Foggia”. Una lettura che focalizza il confronto fra lui e Piemontese. C’è anche un’altra versione sulla scelta della dirigente provinciale del Pd. Nel Pd si borbotta della “paranza dell’8 marzo”, per cui si sarebbero precipitati a designarla nel giorno della festa della donna senza attendere la riunione di oggi. “Fino a martedì”, questo il tempo dato al territorio per decidere, sebbene Lusi sia stata la prima a dirsi disponibile per una corsa difficile.
Rosa Cicollela e Claudia Colangione, ai Cantieri dell’8 marzo, hanno ribadito che “designare il capolista donna non risolve il problema”. Un comunicato della conferenze donne di Capitanata, presidente Maria Elena Ritrovato, comincia così: “La pezza delle capolista non ha lo stesso colore della doppia preferenza”. E aggiungono: “Va bene tenere il punto sulla capolista secondo l’intento risarcitorio di Emiliano ma bisognava lasciare che le direzioni provinciali, competenti per la formazione delle liste, ne concordassero i componenti nonché il primo nome”. E’ andata diversamente. Altri due nomi sono nella disponibilità della conferenza delle donne, uno dovrebbe essere quello di un insegnante di Lucera e l’altro, da San Severo, quello di Lucia Russi, neuropsichiatra infantile. Possibile dunque che al posto di Iaia Calvio su Orta Nova si decida per un rappresentante non piddino (il socialista Paolo Borea?) nella lista del presidente.
Patrizia Lusi: “Percorso impegnativo. Rimbocchiamoci le maniche tutte insieme”
“Ringrazio di cuore la Conferenza Donne Democratiche di Capitanata per gli auguri di buon lavoro”. Questo il commento di Patrizia Lusi, capolista Pd per la Capitanata alle prossime elezioni regionali in merito alla posizione espressa dalla Conferenza di Capitanata. “Mi accingo a compiere un percorso impegnativo e di grande complessità rispetto al quale mi piacerebbe potermi fare “portavoce”, insieme alle altre candidate, delle istanze di tutte le donne di Capitanata per cancellare la brutta pagina scritta dal Consiglio Regionale pugliese in occasione dell’approvazione della legge elettorale e costruire insieme un percorso di integrazione, partecipazione e parità di genere. Alle amiche e alle compagne della Conferenza di Capitanata dico: rimbocchiamoci le maniche tutte insieme e costruiamo una nuova Puglia più inclusiva, partecipata e competitiva”.