Una delegazione del movimento Socialismo Dauno, guidata dal consigliere regionale Pino Lonigro, ha incontrato questa mattina il sindaco di Foggia, Franco Landella. Al centro dell’incontro la vicenda riguardante la bretella di collegamento ferroviario Bari-Foggia e Foggia-Caserta, con particolare riferimento all’utilizzo del “baffo” del bivio Cervaro.
Un confronto approfondito, utile ad esaminare i molteplici aspetti della vicenda oggetto recentemente di un incontro tra il primo cittadino ed i vertici di Trenitalia ed Rfi, alla presenza di alcuni parlamentari del territorio provinciale. “Ho particolarmente apprezzato l’approccio che il sindaco di Foggia ha avuto rispetto a questo tema, che non riguarda soltanto la mobilità ma anche le prospettive di sviluppo commerciale di Foggia e della Capitanata – ha affermato il consigliere regionale Lonigro –. È infatti di tutta evidenza che c’è bisogna di affrontare questa discussione con l’ambizione di interpretare le scommesse che il futuro pone di fronte alla provincia di Foggia e alla sua classe dirigente. Sarebbe sbagliato e controproducente attardarsi in battaglie di retroguardia o dal sapore veteroconservativo, fermo restando che la difesa del patrimonio rappresentato dalla stazione ferroviaria di Piazzale Vittorio Veneto è un punto fermo, dal quale non è possibile discostarsi”.
La delegazione del movimento Socialismo Dauno ed il sindaco di Foggia si sono a lungo soffermati sull’utilizzo del “baffo” del bivio di Cervaro, sottolineando la necessità, qualora questo bivio fosse utilizzato anche per il traffico passeggeri, di rivendicare la realizzazione delle cosiddette “opere di compensazione”, a partire dal progetto di “treno tram”. “Qualsiasi ipotesi di by-pass della stazione di Foggia teso a penalizzare e depauperare in termini operativi il suo ruolo è da respingere senza se e senza ma – ha dichiarato il sindaco Landella –. Le prospettive, però, ci inducono a pensare che il mercato nei prossimi anni possa determinare un utilizzo del bivio di Cervaro per il traffico passeggeri, sia pure senza che le nuove corse siano sostitutive rispetto a quelle attualmente esistenti. Motivo per il quale, oggi, è nostro dovere attrezzarci per aprire un negoziato serio, intelligente e puntuale con i nostri interlocutori”.
Un negoziato che secondo il consigliere regionale Pino Lonigro può anche immaginarsi condotto sul fronte di una migliore valorizzazione della “linea adriatica”. “Esistono altre opzioni che è possibile percorrere – ha sottolineato Lonigro –. Penso all’area di Borgo Incoronata, ad esempio, nella quale tra quale anno vi sarà un fermento sul fronte degli insediamenti produttivi e un’attrattività anche sul piano dell’intrattenimento legato alla prossima realizzazione del centro commerciale che sarebbe miope non provare a cogliere e sfruttare, anche per intercettare flussi di traffico provenienti dagli altri centri della Capitanata. Non possiamo non misurarci, inoltre, con la grande scommessa rappresentata dalla nostra capacità di intercettare le opportunità legate ai ‘corridoi transeuropei’ per quel che concerne i trasporti ed i collegamenti più prevalentemente legati alla movimentazione delle merci”.
Su queste opzioni di lavoro il sindaco di Foggia e la delegazione del movimento Socialismo Dauno hanno considerato utile l’apertura di un confronto con tutti gli attori coinvolti, a cominciare dalla Regione Puglia, coinvolgendo ovviamente Rfi e Trenitalia. Sul punto è intervenuto anche il candidato di centrodestra a via Capruzzi, Savino Santarella: “La Regione si ostina a remare contro la Capitanata. In una intervista pubblicata oggi, l’eurodeputato Barbara Matera ha dichiarato che Bruxelles ha dovuto sollecitare a più riprese la Regione all’invio della documentazione necessaria per il parere della Commissione Europea (richiesto dalla stessa Regione Puglia) sul finanziamento statale di 14 milioni per l’allungamento della pista del Gino Lisa a duemila metri. E’ l’ennesimo segnale del disinteresse dei vertici di Via Capruzzi al decollo del nostro aeroporto. Discorso analogo – prosegue – vale per la questione ‘baffo ferroviario’: l’apertura agli investimenti privati sancita dall’amministratore delegato FdS Elia, corroborata dalla lettera testuale della delibera regionale del 2011 che abilita il by-pass della stazione di Foggia “soprattutto” (e non soltanto) ai treni merci, rende evidente come tra le eventualità previste rientri pure quella che vede Foggia bypassata anche per quanto riguarda il traffico passeggeri. ?Ribadiamo quanto occorra più fermezza, da parte dei nostri amministratori, nel rigettare i contentini di circostanza.? Affinché questo problema trovi una soluzione graniticamente definitiva – conclude Santarella – l’interlocutore degli amministratori locali non dev’essere Ferrovie dello Stato i cui interessi rispondono a dinamiche variabili e non coincidenti con quelli di Foggia ma la politica, nei preposti organi regionali e ministeriali”.