Blitz contro i ladri d’auto. Carabinieri e Polizia di Stato hanno pizzicato una banda tra San Severo, Torremaggiore e Apricena. Manette per Luigi Donato Colio classe ’75, Limosani classe ’86, Aristide Carmine Mastrone classe ’66, Giovanni Pio Orlando classe’83 e Fabio Sordillo classe ’75. Questi soggetti sono gravemente indiziati, a vario titolo, di furti di autovetture, ricettazione e riciclaggio. Un sesto indagato è tuttora ricercato.
L’operazione è il frutto di un’indagine congiunta della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia. Gli episodi contestati riguardano un elevato numero di furti di autoveicoli commessi tra il luglio e il novembre del 2013, in particolare in Abruzzo e Molise. L’attività investigativa ha permesso agli inquirenti di ricostruire le modalità con cui i soggetti individuavano gli obiettivi, commettevano il furto e successivamente portavano i veicoli a San Severo e Torremaggiore dove venivano smontati e i pezzi rivenduti nel mercato del riciclaggio. Le indagini hanno fatto luce su ben 15 furti di veicoli. Il modus operandi adottato seguiva uno schema ben collaudato: gli arrestati, a turno e a seconda delle possibilità di ciascuno di loro, si recavano in due, a bordo di una macchina “pulita”, nelle cittadine abruzzesi o molisane. Una volta individuato l’obiettivo, solitamente autovetture molto diffuse sul mercato, uno dei due si occupava del furto, mentre l’altro fungeva da palo e vedetta per avvisare dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Successivamente rientravano a San Severo o Torremaggiore dove avevano la disponibilità di alcuni locali utilizzati per lo smembramento dei veicoli. Nel viaggio di ritorno, il soggetto con la macchina “pulita” fungeva da apripista avvisando telefonicamente il complice della presenza o meno, lungo il tragitto, di pattuglie. Una volta giunti alla base, lasciavano la macchina agli altri complici che si occupavano di suddividere i veicoli in pezzi per renderne più difficoltoso il rintraccio e per immetterli, in un secondo momento, nel mercato illecito dei ricambi. È emerso che il gruppo, sebbene non gerarchicamente organizzato, avesse raggiunto un notevole grado di “affiatamento” e fosse riuscito a ritagliarsi un molo di importanza nell’ambito del riciclaggio e della ricettazione dei mezzi rubati. In particolare, in un’occasione, organizzarono un colpo “su commissione” individuando come obiettivo un furgone con cella frigorifera. I numerosi elementi raccolti a carico dei soggetti hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere i provvedimenti restrittivi. Gli arrestati sono finiti nel carcere di Foggia.
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