“Nella vita istituzionale non servono i proclami o le minacce di astensione o assenteismo dall’esercizio civile che è il voto, ma servono azioni concrete. Una classe dirigente si misura dall’impegno che profonde per tutelare istituzioni e strutture del territorio che siano compatibili con la modernità e la progressione dei tempi tenendo conto anche dell’aspetto economico finanziaria”. Così il consigliere regionale Francesco Damone interviene per spegnere le polemiche riguardanti la struttura ospedaliera lucerina. “Per quanto riguarda la struttura ospedaliera di Lucera – spiega Damone – è una struttura ormai connessa al territorio di San Severo l’interesse dei cittadini della Capitanata nord e del Sub Appennino sono ormai coincidenti con le esigenze di salute che l’intero territorio rivendica.
Per cui al di là della logiche campanilistiche e per dare soluzione razionale alla sanità dell’intero comprensorio fino al Sub Appennino, l’assessore regionale alla sanità Donato Pentassuglia, ha fissato un incontro presso l’assessorato con il sindaco di Lucera per domani, giovedì 19 Febbraio, alle ore 13.30 per affrontare e definire una soluzione definitiva soddisfacente per Lucera e San Severo. Questo connubio va accompagnato da un servizio di trasporto urbano che consenta agli utenti di utilizzare agevolmente l’una e l’altra struttura. D’altra parte non possiamo ovviamente prevedere strutture similari nei due plessi ospedalieri ma dobbiamo ricercare la capacità di istituire servizi singoli che siano interconnessi per il bene complessivo di tutti i cittadini dell’intera zona. Ovviamente – conclude Damone – il tutto concordato con gli operatori sanitari del settore che devono operare soprattutto a tutela della salute dei cittadini con la professionalità riconosciuta, l’assistenza umana e la generosità caratteristica fondamentale che allevia in alcune misure la sofferenza degli utenti. In conclusione confrontiamoci, ragioniamo perché non è in gioco la credibilità del singolo ma il valore predominante di rassicurare salute a tutti gli abitanti dell’intero comprensorio”.