Biccari aderisce all’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia. Lo scorso 26 gennaio, la decisione della giunta guidata dal sindaco Gianfilippo Mignogna, come atto a tutela delle novità normative che si prospettano da Roma. Tra accorpamento delle piccole realtà municipali e introduzione di tasse e tributi nuovi a danno dei cittadini, Biccari aderisce all’Ancpi, per ribadire il diritto alla sopravvivenza, come baluardo istituzionale. “Non ci appassionano – fa notare Mignogna – le spiegazioni secondo cui il 70% dei piccoli comuni, sotto i 5mila abitanti, sarebbe un freno allo sviluppo dell’Italia. Sono atteggiamenti normativi in controtendenza con il resto d’Europa, se è vero che Austria e Francia basano il proprio ordinamento municipale sulle piccolissime realtà”. Scopi dell’Ancpi, tutelare e difendere gli interessi, le aspettative, l’identità e l’autonomia dei Comuni associati, valorizzando il patrimonio di esperienze, di storia, di cultura e di civiltà delle popolazioni interessate per promuoverne lo sviluppo, la crescita sociale ed economica e per tutelare il territorio e le risorse in esso presenti. “Terremo alta la guardia – avverte il sindaco di Biccari – perché non siamo disposti a vedere scomparire o mortificare le nostre comunità, già penalizzate da drastiche riduzioni di trasferimenti erariali, che a queste latitudini suonano come una condanna. La mannaia della spending review occorre che sia frutto di un ragionamento e non sia strumento implacabile per far quadre alcuni conti. Assicurare la presenza municipale in un territorio come il nostro significa garantire servizi, limitare i disagi, tantoppiù che siamo piccoli comuni montani, a dispetto di quanto le nuove disposizioni romane vogliano stabilire”.