
Avrebbe compiuto 88 anni ad aprile, Gabriele Mazzone, noto esponente politico di Capitanata. Nato a Monte ma cresciuto a Manfredonia (dove domani si svolgeranno i funerali), Mazzone ha incentrato la sua carriera politica soprattutto a Foggia. Da ex democristiano, si avvicinò alla corrente di Lucio Tarquinio. Da sempre fedelissimo di Raffaele Fitto, Mazzone diventò coordinatore del Cdu (Cristiani democratici uniti), dopo la fondazione voluta dall’ex governatore regionale e dallo stesso Tarquinio. Per il partito sostenne Potito Salatto nel 1999 a candidato sindaco.
Quando il Cdu si sciolse, Mazzone entrò in Forza Italia, diventando segretario cittadino di Foggia durante l’Agostinacchio bis. Segue il passaggio al Pdl di cui diventò riferimento di tutti per saggezza e capacità. Molto apprezzato soprattutto perché bravo a ricucire le divergenze politiche. “Una delle sue più grandi capacità”, dice chi lo ha conosciuto.
Un uomo ligio ai voleri del partito e per questo ha avuto sempre ruoli di coordinatore, come quello di segretario cittadino per il Pdl. Divenne coordinatore quando Antonio Pepe vinse le Provinciali. Accanto al notaio foggiano, Mazzone ottenne anche ruolo di assessore a palazzo Dogana, incarico che doveva essere momentaneo ma che in realtà mantenne per tutto il mandato.
Era solito glissare sulla sua età senza mai rivelare i propri anni. Ma il suo timbro di voce restava sempre alto e deciso, nonostante non fosse più un ragazzino. Non era un soggetto facile per i giornalisti ai quali regalava davvero poche soddisfazioni. Era sempre blindatissimo, ligio e fedele al suo schieramento politico.