Cento anni fa l’Italia entrava in guerra. Quel conflitto tristemente noto come Prima Guerra Mondiale, scoppiato nel 1914, causò la morte di quasi 10 milioni di persone con oltre 21 milioni di feriti in quattro anni e tre mesi.
Il “Progetto memoria”, proposto dalla Fondazione Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci di Foggia, come suggerisce il nome, nasce proprio per ricordare quanti hanno combattuto quella guerra, quanti hanno vissuto e sono morti in trincea in nome di un conflitto che non era necessario, come non lo è mai nessuno.
Il compito di presentare il “Progetto memoria” è stato affidato al presidente della Fondazione, Saverio Russo, che nella cornice della sala “Rosa del Vento” ha spiegato quello che egli stesso ha definito “Un progetto didattico varato nella consapevolezza che la conoscenza storica possa aiutare giovani e meno giovani a non dimenticarsi di ricordare, ad accogliere testimonianze, a trasmettere la memoria”. L’iniziativa, infatti, coinvolge docenti e studenti delle classi terze delle scuole secondarie di I grado.
Ma il “Progetto memoria” non è solo questo, ha precisato Russo, spiegando come questo impegno della Fondazione non si esaurisca qui. Infatti verrà allestito uno spettacolo all’interno della rassegna Musica Civica, dedicato alla Grande Guerra: il 21 marzo a San Severo e il 22 marzo a Foggia al Teatro del Fuoco. Presenterà Antonio Gibelli storico italiano, ex professore ordinario, ora in pensione, di Storia Contemporanea all’Università di Genova. La manifestazione sarà accompagnata dalla rappresentazione dell’opera teatrale di Igor Stravinskij, “Histoire du soldat”.
Inoltre il “Progetto memoria” sarà accompagnato da una rassegna cinematografica intitolata “Il cinema racconta la Grande Guerra”, curata dallo stesso Russo insieme a Eusebio Ciccotti, docente di Storia del Cinema all’Università di Foggia. La rassegna, che si svolgerà tra il 9 marzo e il 7 aprile, prevede la proiezione di sei film dedicati alla Prima Guerra Mondiale.
Nel corso della presentazione del progetto è intervenuto anche l’architetto Gianfranco Piemontese che ha svolto una ricerca dei monumenti eretti nei paesi della Capitanata in ricordo dei caduti della Grande Guerra. Dalla sua ricerca è emerso un dato inequivocabile: prima del grande conflitto i paesi della provincia foggiana erano privi di monumenti, ma già a partire dal 1916, quindi durante lo svolgimento del conflitto, nacque il desiderio di voler ricordare i compaesani caduti per difendere la patria. In un certo qual modo, ha sottolineato Piemontese, “questa del ricordo e della memoria dei caduti in guerra è stata un’opportunità per molti paesi di avere un monumento”.