Angelo Riccardi e Antonio Angelillis rispediscono al mittente le accuse sul fallimento del Consorzio di gestione del Mercato Ittico di Manfredonia. Recentemente, il consigliere comunale indipendente, Cosimo Titta aveva chiesto la testa dell’assessore allo Sviluppo economico ritenuto tra i principali responsabili del tracollo del Consorzio. Stamattina Riccardi ha tenuto una conferenza stampa, molto sentita da tutti i presenti, per difendere l’operato del Comune e del suo assessore, presente al tavolo accanto al primo cittadino. “Angelillis è stato ingiustamente chiamato in causa – dichiara Riccardi -. Nell’atto di citazione si chiarisce bene di chi è la responsabilità (c’è un procedimento civile in corso). Il Comune ha rimpinguato le casse come se fosse unico socio e fino a quando si è scoperto che quel consorzio aveva debiti considerevoli”. Risale al 2011 il provvedimento del Consiglio comunale, “votato anche da chi vuole la testa di Angelillis”, sottolinea il sindaco, nel quale si decise la nomina di un commissario. Angelillis è chiamato a rispondere per un breve lasso di tempo (venne nominato vicepresidente del Cda a novembre 2010 con cessazione della carica il 4 novembre 2011, data di messa in liquidazione della società). In buona sostanza, l’assessore avrebbe trovato una situazione già grave, tanto che di lì a poco si iniziò a lavorare sulla messa in liquidazione. Operazione non andata a buon fine visto il successivo fallimento.
“In questo paese meriti non esistono – accusa Riccardi -. Si cerca sempre di additare eventuali responsabili. Ma la colpa – aggiunge – è solo di chi ha gestito male il mercato. La nostra responsabilità è stata quella di aver liquidato il consorzio, purtroppo non è stato possibile ed è subentrato il fallimento”. Ora la situazione è di stallo. I due bandi effettuati per l’affidamento della gestione della struttura sul lungomare sipontino, si sono rivelati un flop. “Non ha partecipato nessuno. Oggi però, ci stiamo adoperando per un nuovo progetto di gestione”. Ma l’ente comunale non avrà alcuna gestione diretta, non rientra nelle competenze. “La struttura ha grandi potenzialità – dice ancora il sindaco -. Non c’è legge che imponga agli operatori di convenire nel mercato i prodotti pescati ma abbiamo le idee chiare e opereremo nell’interesse della collettività e della categoria dei pescatori”.
Presente all’incontro anche Saverio Belviso, avvocato barese nominato liquidatore il 23 novembre 2011. Sull’anno di vicepresidenza di Angelillis, Belviso ricorda: “In quel periodo ci fu una gestione sana. Vennero liquidati i dipendenti e pagati i fornitori. Ma la situazione era già di per sé molto pesante per via dei debiti contratti”.
Riguardo al danno prodotto alla società fallita, il mancato adempimento della corretta redazione dei documenti contabili e fiscali ha certamente causato un improvviso e ingiustificato aggravamento del dissesto ammontante a 433.727,56 euro che ha portato, prima, alla messa in liquidazione della società, e poi, all’apertura della procedura concorsuale. Inoltre c’è il mancato rispetto della regolamentazione inerente le modalità di vendita del prodotto ittico che provocò mancati introiti per 157.372,22 euro mai recuperati. In sostanza il danno complessivo è di 591.099,78 euro.
I 16 indagati, tra cui l’ex presidente del Consorzio, Nunzio Stoppiello, sono chiamati a comparire nel Tribunale di Foggia per l’udienza del prossimo 22 aprile. Tutti citati dalla Curatela fallimentare che ha chiesto un risarcimento pari a 591.099,78 euro a titolo di risarcimento del danno causato alla massa dei creditori.
Il futuro possibile – alleanza con Milano
È stato lo stesso Angelillis a tracciare lo scenario prossimo del mercato. Nonostante i due bandi disertati, ci sarebbero ancora condizioni favorevoli per la gestione della struttura. “Impensabile una città senza il mercato ittico. Non riesco ad immaginarlo chiuso”. Sono in corso contatti con i responsabili del mercato ittico di Milano, “fortemente interessati a collaborare”, stando alle dichiarazioni dell’assessore. “Si è aperto un dialogo e la compartecipazione del comune di Milano a noi è ben gradita. È un partner che piace e col quale vogliamo costruire una nuova storia avvalendoci delle loro conoscenze. Anche adeguandoci alle norme europee. Che il fallimento possa essere utile a ricreare qualcosa di positivo per la città”.
Angelillis è convinto si possa “dare una nuova gestione, moderna e sul tipo di quella in atto nel capoluogo lombardo. Puntiamo a costituire una rete di impresa sicuri che sia la svolta”. Insomma, il Mercato Ittico resta prezioso per l’economia dei pescatori. A breve, dovrebbe giungere anche il permesso definitivo sulla pesca del rossetto. Riguardo agli errori commessi in passato sarà il giudice a stabilire incongruenze contabili. E Riccardi non vuole entrare in questa discussione. “Non sono un magistrato”.