
L’assessore al Diritto allo Studio e Formazione, Alba Sasso, è al fianco delle università pugliesi che chiedono il ritiro del decreto ministeriale dello scorso 18 dicembre di ripartizione dei “punti organico”. Solo per l’università di Bari il Cda dell’ateneo ha denunciato con un documento che sono stati assegnati solo 10 punti organico per il 2014 a fronte dei 50 punti organico da cessazione (circa 80 docenti).
“Sono a fianco delle nostre università – spiega – da sempre penalizzate. La ministra Stefania Giannini aveva fatto ben altre promesse, e invece con criteri sconosciuti si è fatto altro, penalizzando – come sempre – le università del Sud. Un Paese non cresce se non investe nella formazione e nella ricerca universitaria. Invece con le recenti decisioni ministeriali sono penalizzati – per le speranze di assunzione – soprattutto i giovani ricercatori meridionali, che riescono a trovare qualche parziale sbocco lavorativo solo grazie alle attività della Regione che garantiscono il pagamento di borse e di progetti di ricerca per un numero significativo di progetti”.