Nell’ultimo consiglio comunale di Torremaggiore del 5 dicembre scorso, convocato su richiesta dell’opposizione, è stato presentato un documento sul quale è stato chiesto al consiglio di approvarlo all’unanimità. Il documento contiene il protocollo sottoscritto tra Comune e Asl di Foggia, nel 2011 (noto a tutti trattandosi appunto di un problema che si trascina da anni), con il quale si stabilivano alcuni servizi che avrebbero dovuti essere attivati presso i locali dell’ex ospedale. “Tale protocollo – spiegano dal Movimento Schittulli – ad oggi risulta essere attuato solo in piccolissima parte. Ma, noi riteniamo, che è da questo protocollo che bisogna partire, per chiedere la sua attuazione e discutere su eventuali altri servizi in sostituzione di quelli che non potranno più essere attuati”.
Il protocollo prevedeva: 1 modulo di Hospice con 8 posti letto; 2 moduli di R.S.A. da 20 posti letto ciascuno, di cui uno dedicato ai malati di demenza di Alzheimer; 1 Centro per l’autismo; Day Service – PCA- PACC (Chirurgici e Medici). Tra i servizi confermati e da potenziare, il laboratorio di Analisi cliniche, la radiologia, il Punto di primo intervento con l’attivazione di due posti letto per l’osservazione breve, gli ambulatori specialistici di Distretto, l’Unità di degenza territoriale (UDT), un modulo di Riabilitazione neuromotoria (ex articolo 26) da 20 posti letto e l’istituzione della “Casa della Salute”.
“Sempre nel documento – sottolineano dall’opposizione in Consiglio – viene richiesta la possibilità di realizzare la Riabilitazione intensiva in sostituzione eventuale della RSA non più attuabile, nonché l’istituzione di un tavolo tecnico con i vertici della ASL e della Regione per ridiscutere un nuovo protocollo. La maggioranza cosa fa? Decide, incomprensibilmente, di votare contro il documento, contrariamente a quanto affermato dal sindaco in precedenza. La motivazione? Purtroppo alcuni consiglieri di maggioranza non hanno avuto il tempo di studiare il documento, e non hanno potuto fare integrazioni, ed è emerso che rivedere il documento voleva significare inserire la Rems (ex OPG) nell’accordo. Per cui la votazione finale è stata di 8 contrari e di 7 favorevoli. Il protocollo era noto a tutti e la cosa assurda è che sulla Rems i cittadini si sono espressi con 3000 firme contrarie. Forse i 3000 cittadini che hanno firmato sono degli incapaci di intendere e di volere? La nostra iniziativa – concludono – era mirata a richiamare l’attenzione dell’Asl al rispetto degli impegni sottoscritti, per avere servizi realmente utili a tutti cittadini. Ma sembra che, al di là di quello che pensa parte della comunità, ancora una volta prevalgono interessi di parte. Ci sono sempre altri motivi purtroppo…”.