La maggior parte degli impianti sportivi di Foggia viene tuttora assegnato “in attesa di fare il bando”. Assegnazioni che lasciano il tempo che trovano perchè decise solo a scopo di lucro e senza alcun ritorno per la comunità.
Il comune concede una sorta di fitto alle associazioni sportive ricavando pochi spiccioli mensili. Esempio: la struttura con campi di calcetto di via Einaudi, accanto all’Eurospin, è gestita dalla Gioventù Calcio Foggia che paga all’amministrazione 180 euro al mese. Ma in via Giuseppe Mandara, un altro impianto è in concessione per appena 120 euro. Insomma, poca roba. Costi irrisori che una società riesce a recuperare con 4 o 5 partite di calcetto.
Anni fa si decise di assegnare la gestione solo in caso di ritorno sociale per la comunità. L’esempio della piscina comunale è calzante. Quella struttura infatti, è gestita da associazioni sportive convenzionate con alcuni istituti scolastici. Questo dà modo ai ragazzi di usufruire della struttura a prezzi irrisori per le loro famiglie.
Ma torniamo agli impianti “abbandonati”. Nel 2012 la Pantanella si era aggiudicata 30mila euro per rilanciare il “punto sport”, fondi regionali. Due anni dopo, la Pantanella versa ancora in uno stato pietoso. Il 10 giugno 2013 la vecchia giunta, attraverso la delibera numero 50, comunicò l’intenzione di partecipare a un bando utile ad intercettare fondi ministeriali per ristrutturare l’impianto. E i 30mila euro della Regione? Mistero.
Stesso discorso per il campo comunale di baseball e softball in via Gramsci. Nella delibera 49, precedente a quella sulla Pantanella, c’è la stessa comunicazione: fondi ministeriali. Nel frattempo, mentre la Pantanella continua a morire, il campo di baseball può contare sulla BC Foggia che si occupa della manutenzione a proprie spese. La società ha tirato fuori migliaia di euro negli ultimi anni per curare la struttura. Attualmente Foggia è inadempiente rispetto alla legge regionale del 2012 sulla tutela dello sport. Inadempiente per mancata trasparenza della gestione degli impianti sportivi.
Un’altra situazione che ci viene segnalata riguarda il campo sportivo San Paolo al Cep. In questo caso l’amministrazione starebbe pensando a un project financing. In buona sostanza si punterà a trovare un privato disposto a ristrutturarlo e gestirlo.
Poca roba rispetto alla lunga lista di impianti sportivi di proprietà del comune affidati attraverso una sorta di fitto ed in barba alle disposizioni regionali. Ma è così difficile redigere un bando per assegnare queste strutture?