Italo Pontone non ha mai digerito il successo del collega di partito (Pd) Alfonso De Pellegrino. Per questo, per ben 2 volte, e con pretesti diversi, ha cercato di ribaltare il risultato elettorale per il Comune di Foggia, cercando di piazzarsi come consigliere al posto di quest’ultimo. “Ha perso tre volte – afferma De Pellegrino -, prima per la bocciatura degli elettori che non hanno ritenuto di rinnovargli la fiducia. Successivamente è stato il Consiglio comunale a darmi ragione, bocciano il suo primo tentativo di ribaltone poggiato sulla mia presunta incompatibilità tra il mio impiego ed il ruolo pubblico”. Infine, la decisione del Tribunale di Foggia, sezione civile, che ha rigettato il ricorso presentato da un iscritto del Pd (in questo caso Pontone non si è nemmeno esposto direttamente per far valere le sue ragioni), sostenendo che “Il Comune di Foggia non esercita alcuna azione di vigilanza su Amgas Blu”. Dunque, siccome non c’è un legame diretto tra l’amministrazione e la società controllata all’80 per cento da Ascopiave Spa (società per cui lavora De Pellegrino, NdR), attraverso la Ascoblu srl, non c’è incompatibilità. Del resto, Amgas Spa è in Amgas Blu (società che si occupa della vendita del gas) solo con il 20 per cento, a differenza di AMService srl (informatica comunale e gestione calore) e Amgas Verde (gestione energia) di cui detiene l’intero controllo. Nel caso di Amgas Blu, inoltre, il Comune di Foggia “non esercita nessun tipo di attività di vigilanza”. Per queste ragioni, non può esserci incompatibilità tra i due incarichi del consigliere di minoranza Alfonso De Pellegrino.