“Posso dire di aver scoperchiato, qualche settimana fa, l’allegra gestione che si continua a fare nei Consorzi di Bonifica: ho ricevuto la risposta dell’assessorato alla mia interrogazione sulle assunzioni negli enti in questione di personale in palese conflitto di interessi. Nella risposta, l’assessore Nardoni ammette di aver già attivato l’Ufficio Infrastrutture Bonifiche e Irrigazione per accertare quanto ho denunciato e prendere gli eventuali provvedimenti nei confronti dell’ingegnere a cui sono stati affidati gli incarichi finiti nel mirino della mia attività di controllo istituzionale”. Lo dichiara il Consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei. “Come è noto –aggiunge- i Consorzi hanno una voragine nei conti pari a circa 300 milioni di euro, eppure assumono ad occhi chiusi personale evidentemente in surplus. Nella mia interrogazione del 21 novembre scorso, ho chiesto lumi sull’ingegnere Gregorio Raho, assunto a tempo determinato nel Consorzio di Arneo, poi da quello di Ugento. Il tutto, mentre lo stesso ingegnere svolge la libera professione, incassando incarichi presso il Comune di Galatone per la redazione del piano urbanistico; al Comune di Ostuni per la riduzione del rischio idraulico; e nel Comune di Porto Cesareo, lavorando al piano comunale delle coste, dove il Consorzio di Arneo è particolarmente coinvolto per la gestione dei bacini a marea di sua competenza che interagiscono con il sistema costiero. È evidente, nell’ultima situazione, il conflitto di interessi ricoprendo il ruolo di ‘controllato’ e ‘controllore’ allo stesso tempo. L’assessorato, a seguito della mia denuncia, ha avviato i controlli ed ora non mi resta che continuare a vigilare sulla questione. Del resto, parliamo sempre della gestione dei soldi di tutti noi, dai Comuni ai Consorzi e, dunque, la Regione intera. Per di più, registriamo anche eventuali comportamenti antisindacali nei Consorzi di Arneo e Li Foggi contro gli operai a tempo determinato, che pagano il prezzo di una gestione scellerata e che hanno dichiarato lo stato di agitazione. Ergo, se si continua ad assumere in enti che versano in gravissime condizioni economiche, mi viene il dubbio che lo si faccia per accontentare e compiacere qualcuno. Inutile dire –conclude- che, a questo punto, voglio sapere anche di chi si tratti”.