
L’Università di Foggia partecipa con soddisfazione alla nomina del professor Agostino Sevi (direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente) a membro del CdA dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata. “La nomina di Sevi, nei giorni scorsi ufficializzata dalla Regione Puglia – fanno sapere dall’Unifg -, rappresenta il primo passo verso la nuova composizione del nuovo Cda dell’Ente: per completarlo è attesa in tempi brevi l’indicazione del componente in rappresentanza della Regione Basilicata, quindi l’espressione tecnico-professionale indicata dal Ministero della Salute”. Solo dopo il completamento del CdA, si procederà alla nomina del nuovo presidente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata. “Sono onorato di poter mettere il mio impegno e le mie competenze al servizio di un’Istituzione di tale rilievo e di così grande significato per il nostro territorio – ha dichiarato Sevi –. Vorrei guardare a questa indicazione come a un risultato collettivo, ottenuto dall’intero Dipartimento che dirigo. Un Dipartimento che, con sobrietà e con grande senso del lavoro, sta conseguendo risultati scientifici molto importanti. L’attività dell’I.Z.S.P.B. è molto più complessa di quello che emerge all’esterno. Mi auguro di poter contribuire al consolidamento dei traguardi già raggiunti dall’Istituto e al raggiungimento di nuovi prestigiosi traguardi, contando su risorse umane e strutturali di assoluto valore”. Le congratulazioni dell’Ateneo sono arrivate dal rettore Maurizio Ricci, che ha parlato di “ulteriore riconoscimento del lavoro svolto dai docenti dell’Ateneo e segnatamente dal Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente. Se gli Enti pubblici e privati sempre più frequentemente si rivolgono a noi per esprimere propri membri all’interno di amministrazioni o per ricoprire incarichi dirigenziali di grande responsabilità, vuol dire che l’Università di Foggia fa sempre più parte del tessuto socio-economico del territorio. Questo non deve distrarci dalla nostra mission, ma al tempo stesso dobbiamo farci trovare pronti nel momento in cui il territorio ci chiede di partecipare a un processo di crescita e di rappresentanza costruttiva”.