Il punto sulle nuove strade della finanza e dell’impresa socialmente sostenibile, una panoramica sulle tendenze del mercato solidale e sulla piattaforma globale dei “non profit”. Questo sarà l’atteso incontro con Selene Biffi, esperta di impresa sociale ospite del Distretto Tecnologico Agroalimentare in programma domani (dalle 9 alle 11, presso la sede di piazza Santa Chiara 2 a Foggia). Imprenditrice sociale e consulente su temi legati alla social innovation, la Biffi ha lanciato la sua prima start up a 22 anni e con soli 150 euro: si chiamava “Youth Action for Change”. Poi è passata a “Forgotten Diaries”, piattaforma di citizen journalism che diffonde quasi esclusivamente notizie dai conflitti dimenticati: dopo sei mesi in Afghanistan lanciò “Plain Ink” e i suoi fumetti educativi quasi subito vennero pubblicati e diffusi anche in Italia e in India. Tornata a Kabul nel 2013 per aprire “The Qessa Academy” ovvero la prima scuola per cantastorie tradizionali, Selene Biffi è stata anche consulente, speaker e trainer presso ONU, OSCE e Banca Mondiale, tra le altre cose è “Young Global Leader” al World Economic Forum e “Young Laureate” al Rolex Award for Enterprise. Fa parte del consiglio direttivo della “Fondazione per l’Innovazione del Terzo Settore” di Banca Prossima e nel 2012 ha fatto parte della “Task Force sulle Startup Innovative” dell’ex Ministro dello Sviluppo Economico on. Corrado Passera.
L’incontro di domani al D.A.Re. con Selene Biffi prende il nome di “Non profit e percorsi innovativi” e proprio attraverso l’esperienza dell’imprenditrice sociale tenterà di scattare una istantanea sui movimenti e sulle prospettive legate alla cosiddetta “economia di ritorno” oppure “economia dei poveri” del Terzo Millennio. L’incontro è stato realizzato con il contributo dei Laboratori dal Basso, un’azione della Regione Puglia cofinanziata dall’Unione Europea attraverso il PO FSR 2007-2013. “Siamo molto felici di ospitare Selene Biffi nei nostri uffici – ha dichiarato il direttore generale di D.A.Re., Antonio Pepe – perché siamo convinti che attraverso i suoi racconti e le sue esperienze ne usciremo arricchiti e faremo la conoscenza di un modo economico che un po’ ci sfugge. Noi produciamo progetti, trasformiamo intuizioni in produzioni, ci occupiamo di mettere in relazione la scienza con l’industria e il territorio, per cui ascoltare chi invece prende spunto dalla economia sociale ci permetterà di apprendere dinamiche e percorsi con cui non abbiamo molta dimestichezza. Riteniamo quella dell’incontro con Selene Biffi una bella occasione da sfruttare al meglio, proprio perché siamo convinti che i due mondi delle economie che adesso sembrano così distanti, quella sostenibile e quella del capitalismo più avanzato, in realtà potrebbero anche trovare degli importanti punti di contatto e di sintesi”.