Dopo la dichiarazione di fallimento della Gema nel 2013, e la sua messa in liquidazione, il 16 ottobre 2014, il Tribunale di Foggia ha ammesso il credito del Comune di Cerignola nello stato passivo della società. L’ammontare della somma riconosciuta è di 8.573.158,89 euro. “L’Ente – spiega Loredana Lepore del movimento ‘La Cicogna’ – è stato riconosciuto creditore chirografo, cioè senza privilegio. Per intenderci, il credito del nostro Ente non è assistito da alcuna garanzia, né reale e né personale. Detto in gergo giuridico, il Comune di Cerignola, ‘potrà’ ottenere la soddisfazione del proprio credito subendo la medesima falcidia di altri creditori, nel rispetto della par condicio creditorum. Detto in poche parole, dovremo sperare che qualcosa rimanga da recuperare tra i tanti creditori Gema”. “L’Ufficio legale – continua -, su incarico ricevuto dalla Giunta, cercherà e tenterà di opporsi al mancato riconoscimento del nostro Ente come creditore privilegiato. Ma essere sinceri… è ormai troppo tardi. Il Comune si trova in questa situazione per assenze di cautele nel passato. Chi ha conferito l’incarico alla Gema senza un contratto? Chi ha conferito l’incarico di riscossione senza pretendere una fideiussione o qualsiasi altra garanzia? Chi non ha revocato l’incarico alla Gema immediatamente, al primo ammanco, evitando un buco di quasi nove milioni di euro? I cittadini aspettano ancora risposte in merito. Risposte – concludono – che solo una nuova classe dirigente può trovare e può fornire”.