“La dura dichiarazione dei segretari cittadino e provinciale del Partito Democratico contro il nostro consigliere comunale Alfonso De Pellegrino è basata su ipotesi e ricostruzioni destituite di ogni fondamento. Penso che all’interessato vadano presentate delle scuse”. Lo dichiara Sergio Clemente, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Foggia.
“La concomitanza con il Consiglio Regionale mi ha impedito di essere presente alla seduta dell’assise municipale – aggiunge Clemente – ma grazie alla registrazione della seduta presente sul sito del Comune ed accessibile ad ogni cittadino, ho potuto verificare che nell’intervento del collega De Pellegrino non solo non c’è alcuna presa di distanza dall’operato della giunta Mongelli e dall’intesa con l’Amiu, ma c’è al contrario una orgogliosa rivendicazione di quelle scelte”.
“A conferma di ciò – sottolinea il capogruppo – c’è la circostanza che il collega De Pellegrino non ha partecipato al voto sull’accapo, assumendo nei fatti lo stesso atteggiamento del collega Pasquale Russo, che si è astenuto, e differenziandosi da consiglieri di altre forze del centrosinistra che hanno invece votato contro”.
“Non nascondo la mia perplessità – dice ancora Clemente – per non essere stato non dico consultato sul documento, ma almeno informato dell’intenzione di produrlo. Credo, lo dico senza spirito polemico, che un maggiore rispetto dei ruoli di ciascuno potrebbe dar vita ad esiti migliori”.
“Non voglio fare – conclude – facili processi alle intenzioni, e mi rendo conto che ci sono stati fattori esterni al partito e all’istituzione che possono avere ingenerato degli equivoci. Credo però che a mente fredda vada riconosciuta la piena correttezza dell’azione svolta dal consigliere De Pellegrino e che si debbano ritrattare le ingiustificate espressioni di condanna troppo frettolosamente pronunciate”.