Cerignola, successo della Fiera del Libro. I ragazzi di OltreBabele hanno fatto centro

Oltre 1200 vendite e flusso continuo di visitatori nella tre giorni di cultura, musica e arte che ha chiuso i battenti domenica scorsa presso il laboratorio urbano ExOpera a Cerignola. Calato il sipario sulla quinta edizione della Fiera del Libro, dell’Editoria e del Giornalismo è tempo di bilanci in casa OltreBabele.

Oltre 1200 vendite e flusso continuo di visitatori nella tre giorni di cultura, musica e arte che ha chiuso i battenti domenica scorsa presso il laboratorio urbano ExOpera a Cerignola. Calato il sipario sulla quinta edizione della Fiera del Libro, dell’Editoria e del Giornalismo è tempo di bilanci in casa OltreBabele.

Tra i titoli più venduti, i libri per l’infanzia selezionati dal punto Einaudi di Barletta, i titoli della casa editrice foggiana Patierno, in particolare le ultime uscite e i bestseller, che definiscono il pubblico dei lettori: studenti delle scuole coinvolte nei laboratori al mattino e non solo, e giovani cultori del genere fantasy, in particolare. “Siamo soddisfatti. Attorno al libro creiamo una serie di cose, ma l’intento è far crescere l’interesse intorno al mondo della lettura”, commenta Rossella Bruno, presidente dell’associazione responsabile dell’iniziativa. “Si temeva fortemente per l’ultima serata –confessa, in riferimento al gran finale con Piero Pelù-. Non avevamo mai gestito momenti così impegnativi, invece è andato tutto per il meglio. I volontari della Croce Rossa e le Forze dell’Ordine ci hanno aiutato e anche per chi è rimasto fuori, ci hanno riferito, è stata una situazione piacevole, di festa, nonostante il surrogato della proiezione. Qualcuno suggeriva che forse sarebbe stato meglio spostare quell’appuntamento in Piazza Matteotti o in Piazza Duomo, ma il nostro obiettivo non era creare un evento di massa, piuttosto un momento di spettacolo di un certo livello, all’interno della Fiera e nella sua sede naturale”.

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Un obiettivo che, fatta salva la calamita della serata conclusiva, cela la fatica di coinvolgere con presentazioni di libri, dibattiti, momenti di spettacolo e arte, una città rassegnata alla totale assenza di librerie, eppure ansiosa di godersi la festa che celebra l’incontro tra il pubblico dei lettori e gli autori. In uno stile professionale, che non inquina lo spirito genuino di chi la anima. Pur con ospiti del prestigio di Pino Aprile, Michele Mirabella, Flavio Oreglio, Stefano Fassina, l’evento mantiene il suo aspetto familiare, con la complicità della location che lo accoglie e per l’impronta dei creatori. Tutti giovani e appassionati. Un gruppo affiatato, che di edizione in edizione ha quintuplicato le forze degli iniziali cinque soci-fondatori, fino a contare uno staff a 25 collaboratori per la Fiera del Libro 2014.

Una scommessa vinta per Rossella Bruno, Stefano Campese, Anna Cacciapaglia. Non semplicemente per la crescente riconosciuta qualità delle proposte della programmazione, ma soprattutto per il nutrito seguito di volontari che condividono il progetto (Margherita Cinquepalmi, Tania Calvio, Vincenzo Guercia, Rita Pia Oratore, Gianni Chieti, Stefano Buchicchio, Luciano Raddato, Sebastiano Cassotta, Gloria Greca, Lucrezia Grieco, Carmen Deleo, Serena Cazzolla) e che anche quest’anno si è arricchito di nuove leve (Graziana Chieti, Cristina Troilo Alessandra Palladino). “Qualcuno tra loro ha cominciato a darci una mano già nel corso dell’anno, collaborando ai progetti scolastici. Altri, giovanissimi, credo appena ventenni, si sono fatti avanti a inizio settembre, con la voglia di essere parte della Fiera, e si sono dati da fare tantissimo. È incredibile il clima che si viene a creare -riferisce entusiasta Bruno, esemplificando-: Biagio Giurato, che ha curato la mostra fotografica allestita nelle salette interne vuole entrare in OltreBabele. Era un collaboratore esterno e non ha esitato a offrire sostegno al gruppo. Quando c’era tanta gente si è messo ai banchetti di vendita”.

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Anche gli ospiti si sono meravigliati dell’incantevole atmosfera dei giorni di Fiera. Mirabella ha addirittura ritardato la partenza per Roma per apprezzarla da visitatore. Un riconoscimento che forse ripaga delle assenze localistiche, registrate soprattutto tra gli amministratori, che pure, a parole, sostengono la meritevole operazione culturale, senza finalità di lucro, portata avanti con devozione. Un contributo concreto arriva dalle realtà imprenditoriali del territorio che finanziano il progetto, costato quest’anno all’incirca 10mila euro. “In tanti ci hanno creduto, nel senso che c’erano tanti sponsor. Molti ci hanno conosciuto e hanno investito a fiducia nella Fiera, e spero che dall’anno prossimo ci siano meno affanni nella ricerca sponsor dell’ultimo minuto -l’auspicio del presidente-, così da investire maggiori energie in altre direzioni. La fiera costa di più ma non tantissimo, considerati gli ospiti presenti”. Basterebbe “un solo privato illuminato” a garantirle futuro.

Lievito vitale è la collaborazione con le altre associazioni e contenitori culturali del territorio, da ExOpera al Club Unesco, ResUrb, Motus, compresa la parrocchia San Domenico, che mette a disposizioni i suoi locali per le esigenze dei manovali della Fiera alla ricerca di una sede. Uno spazio ideale sarebbe la biblioteca “Pasquale Fornari”, tristemente chiusa nel corso di un evento dedicato al libro. Un paradosso su cui ha acceso i riflettori l’associazione artistico-culturale Motus, che ha realizzato un’istallazione artistica a cura di Antonella Doronzo e Francesco Daddario. “Era un grido d’allarme sulla biblioteca chiusa e sulle abitudini alla lettura”, spiega Daddario. Una figura in bilico soverchiata da cumuli di riviste gossippare, soccombe o cerca di emergere, a seconda del punto di vista dell’osservatore. “È un urlo per sopravvivere all’inutile senso del vuoto. Bisogna indignarsi alla centralità del superfluo, delle notizie di gossip che hanno la meglio sulla cultura, e che anche i media stessi hanno difficoltà oggi a diffondere, perché si tratta di notizie non apprezzate, richieste, lette”.