A Foggia il record di piogge in Italia
Quest’estate è caduto fino al 150 per cento di pioggia in più nella provincia di Foggia, situazione che ha messo a rischio la stabilità idrogeologica di ampie aree della Capitanata. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti rispetto alla media di riferimento del periodo 1971 – 2000 dell’ Isac-Cnr a proposito del nubifragio che ha costretto all’evacuazione nella zona alta di San Marco in Lamis. L’anomalia del clima si è abbattuta su un territorio fragile con il 78 per cento dei comuni pugliesi che ha parte della superficie a rischio per frane e alluvioni e di questi 35 si trovano proprio nella provincia di Foggia. “Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ai pericolosi effetti di una estate pazza con la caduta eccezionale di pioggia che si è manifestata anche con eventi estremi particolarmente violenti come nubifragi, trombe d’aria e bombe d’acqua. In Italia – precisa la Coldiretti – sono ben 6633 i comuni in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico (l’82% del totale) con più di 5 milioni di cittadini che ogni giorno vivono o lavorano in aree considerate pericolose per frane ed alluvioni, soprattutto in una situazione in cui si moltiplicano gli eventi estremi e catastrofici per effetto dei cambiamenti climatici. A questa situazione – denuncia la Coldiretti – non è certamente estraneo il fatto che ogni giorno – stima la Coldiretti – viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento con aumento della superficie impermeabilizzata soprattutto nei centri urbani. E’ il risultato di un modello di sviluppo sbagliato che ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni ben 2,15 milioni di ettari di terra coltivata”.
Gargano piegato dalle bombe d’acqua
Gargano in tilt per il maltempo. Strade invase dal fango e migliaia di persone evacuate dal quartiere San Matteo, nella zona alta di San Marco in Lamis. Anche a Rignano Garganico ci sono stati numerosi allagamenti di seminterrati come pure a San Giovanni Rotondo, fin da ieri sera. L’ultima segnalazione di stamane riguarda Cagnano Varano dove l’acqua ha invaso i piani terra delle case popolari. Intanto la strada statale 272 è parzialmente interrotta come totalmente bloccate sono alcune provinciali, ad esempio la 28 nei pressi di San Marco in Lamis. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco, coordinati dalla sala operativa unificata della Protezione civile di Bari e dalla Prefettura.
Le reazioni della politica
Sull’emergenza comincia a muoversi la politica regionale, con il consigliere Giandiego Gatta: “Il nubifragio che ha colpito questa notte il territorio foggiano – dichiara – ha determinato una situazione drammatica. Per questo, chiedo alla Giunta regionale di verificare la sussistenza delle condizioni per richiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale”. Prima di proseguire: “Circa seimila persone a San Marco in Lamis sono state costrette a lasciare le loro abitazioni per ragioni di sicurezza. È indispensabile, quindi, che tutte le istituzioni intervengano per sostenere nei soccorsi i Comuni colpiti e i cittadini, sottoposti ad enormi disagi provocati dal maltempo. Spero – conclude Gatta – che la Puglia agisca con celerità nelle verifiche e chieda al più presto lo stato di calamità al Governo, per restituire alle popolazioni colpite la giusta serenità e per riparare in fretta ai danni provocati da questo violentissimo nubifragio”.
“È una situazione molto grave e pericolosa quella che stiamo vivendo in queste ore. Si tratta di una emergenza assoluta anche perchè da ieri la pioggia non ha smesso mai di cadere”. A parlare è il sindaco di San Marco in Lamis, Angelo Cera, impegnato, insieme a tecnici dei vigili del fuoco e della protezione civile, a mettere in sicurezza i cittadini. “Stiamo facendo evacuare gli abitanti per un territorio di un chilometro e mezzo circa – ha aggiunto – in cui abitano circa 6000 persone. Spero che il ministro dell’ambiente Galletti possa venire a trovarmi per rendersi conto di persona della grave situazione in cui versa il nostro paese”. Lo ha detto il sindaco di San Marco in Lamis, Angelo Cera, riferendosi al nubifragio abbattutosi sul paese del Foggiano e alla pioggia battente che continua ad imperversare nella zona. “Le case sono piene di acqua e fango – ha proseguito il sindaco – le strade sono ricoperte di fango e detriti a causa delle diverse frane che si sono verificate a causa delle abbondantissime piogge. Delle vere e proprie bombe d’acqua si sono riversate sul nostro comune creando disagi a tutta la popolazione. È un disastro”. Il sindaco ha convocato il consiglio comunale in seduta permanente per decidere le azioni urgenti da intraprendere. «Quello che posso dire – ha concluso Cera – è che, se non smette di piovere, la situazione diventerà sempre più difficile, soprattutto per vie delle frane piccole e grandi che si sono verificate”.