“Altro che disabili, meglio una braceria”. Verrebbe da sintetizzare così il tamtam sui social network che si è scatenato negli ultimi giorni. La vicenda del “Parco dei Grilli”, l’area pubblica alle spalle della clinica San Francesco, a pochi metri dalla Mongolfiera, diviene sempre più un “caso politico”. Fino a qualche tempo fa, infatti, era abbandonata al degrado, dopo 9 anni di gestione (dal 1999) dell’omonima cooperativa. Poi il Gruppo Telesforo ha deciso di risistemare l’area, tenendola in ordine con attività periodiche di manutenzione. Ma a qualcuno questa cosa non è andata mai giù. Soprattutto quando, nel 2007, il Comune di Foggia autorizza l’apertura di un cancello pedonale che collega il parco alla clinica privata per “permettere l’accesso ai degenti”. “Da quel momento – fanno sapere dall’amministrazione del gruppo di Paolo Telesforo – la clinica ha provveduto alla quotidiana pulizia e manutenzione della zona ‘verde’ nonché al totale ripristino delle strutture degradate, dell’impianto elettrico, sistemazione del verde, giardinaggio, ripristino e pitturazione panchine…”. Qualche giorno fa è arrivata la denuncia, da parte di Gioacchino Rosa Rosa, per il “tentato abbattimento dei bagni pubblici da parte di un incaricato dell’associazione che sta cercando di farsi regalare il parco per farne un’attività commerciale”. Ed ecco che i vigili urbani si sono mossi per “svolgere un’inchiesta” un’inchiesta sul caso.
Guerra tra associazioni e coop
A maggio del 2013 si fa vivo Leonardo Abazia, presidente dell’associazione “Sport e Salute”, facendo una richiesta di “affidamento del parco pubblico” al Comune di Foggia: “Da diverso tempo ormai detta area è completamente abbandonata e fatiscente. La nostra associazione a nostre spese, in caso di affidamento, si impegnerà alla pulizia straordinaria e alla cura del verde rendendo dignitoso lo spazio, restituendo dignità alla città. La suddetta area, resterà aperta tutto l’anno – precisano – mattina e pomeriggio, e potrebbe essere destinata all’organizzazione di manifestazioni a scopo benefico e a favore dei disabili, eventi per la terza età…”. Nel curriculum dell’associazione, Abazia precisa che ha già gestito: “Il circolo ricreativo dei lavoratori del Poligrafico e Zecca dello Stato, il centro sportivo” e, soprattutto, ha gestito “una pizzeria-ristorante”. Poi firma in calce (il 14 maggio 2013) l’autocertificazione in cui dichiara che l’associazione, “nata nel 1998, è iscritta all’Albo regionale”. Solo che, nel registro regionale, figura soltanto dal 16 luglio 2013. Eppure il comune di Foggia, con l’ex sindaco Gianni Mongelli, “autorizza l’affidamento della gestione del parco il 17 maggio”, facendo lo “sgambetto” ad un’altra cooperativa sociale, “Cammina con noi”, che in quel periodo aveva richiesto il parco per “attività sportive per disabili”. La data riportata in basso alla richiesta dell’associazione Sport e Salute (14 maggio) cozza con quella della richiesta della coop “Cammina con noi” (13 maggio, ma protocollata – guarda caso – il 15). Il 17 maggio, il dirigente Fernando Biagini ed il funzionario Giovanni Matrella, scrivono: “Il Comune di Foggia è proprietario dell’area destinata a parco pubblico attrezzato nei pressi del centro commerciale ‘Mongolfiera’. La società cooperativa ‘Il Parco dei Grilli’ ha gestito l’area per 9 anni; dopo tale data non risulta sia intervenuto alcun atto autorizzatorio di proroga contrattuale. Il 14 maggio, il sottoscritto si recava presso il ‘Parco dei Grilli’, costatando che lo stato dei luoghi non era in condizioni ottimali di cura e decoro. Considerato che la struttura si trova in una zona urbana di intensa fruizione da parte dei cittadini, si chiedono determinazioni in merito alla richiesta di affidamento della gestione pervenuta da parte di una associazione di promozione sociale”. Appena il giorno prima, però, il dirigente del servizio Sociale e prevenzione, Ernesto Festa, comunicava all’altra cooperativa il “nulla osta” alla richiesta del 13 maggio. Il 23 maggio, lo stesso dirigente Ernesto Festa, con l’assessore Pasquale Pellegrino, firmano il documento con numero di protocollo 47396: “Con riferimento alla richiesta del 17 maggio, si comunica che da parte di questo servizio non vi sono motivi ostativi nei confronti dell’associazione Sport e salute”. Insomma, entrambe vengono autorizzate a gestire gli stessi spazi. L’autorizzazione a questa coop viene successivamente revocata, con una comunicazione del 12 giugno: “Con riferimento alla nota dello stesso oggetto del 13 maggio 2013 – scrive il dirigente Festa -, con la quale veniva richiesta la disponibilità del ‘Parco Case di cura Riunite Villa Serena e Nuova San Francesco’, per l’espletamento di attività socio-assistenziali in favore di persone diversamente abili e normodotati mediante attività ludico-ricreative ed in seguito agli accertamenti di ufficio, si revoca con effetto immediato il nulla osta espresso con nota del 16 maggio, in quanto lo stesso si riferiva ad una specifica manifestazione”. Anche l’ex assessore alle Politiche sociali, Pasquale Pellegrino, volle precisare: “Lo sanno benissimo come sono andate le cose – dice riferendosi ai ragazzi della cooperativa ‘Cammina con noi’ -. Loro hanno fatto una richiesta evasiva, il dirigente ha dato il nulla osta. Peraltro non era nemmeno il nostro assessorato. In ogni caso, non ci può essere polemica su questa questione, per una ragione molto semplice: c’era qualche altra associazione prima di loro…”.
Sport, salute e… braceria
“Vogliono fare un’attività commerciale…”. Su facebook sono in molti ad essere convinti che nel parco pubblico ci siano interessi privati (di lucro). Finora non c’è nulla sulle carte. L’ex assessore Pellegrino, più volte accostato alla consigliera comunale Anna Rita Palmieri, già qualche tempo fa aveva precisato: “Non c’è stata nessuna volontà di favorire nessuno – spiegò – tanto meno la consigliera Anna Rita Palmieri. La proposta dovevamo discuterla a breve in Giunta, per l’affidamento provvisorio in attesa della gara. Ma non è detto che, dopo tutto questo tormentone, non sia il Comune stesso, magari con l’ausilio di altre associazioni, a gestire le attività. Quel parco fino a questo momento era abbandonato, adesso è scoppiata invece una inutile battaglia, che non mi sembra indirizzata proprio alle persone svantaggiate…”. Difatti, è la stessa Palmieri a sottolineare, nel suo sito internet: “Dal 1998 al 2005, ho ricoperto la carica di Presidente dell’Associazione ‘Sport e Salute’ associazione socio-culturale no profit, Foggia”. Prima di cedere l’incarico ad Abazia. Il quale, dopo un periodo di assopimento, a gennaio di quest’anno è tornato alla carica (altro che gestione ‘diretta del Comune’, come dichiarò Pellegrino), con la richiesta al Comune di Foggia di interventi (economici) per risistemare il parco. Convinti di avercelo in gestione per via di una “nota sindacale” del maggio 2013. “Un tale provvedimento – hanno precisato a Palazzo di Città in un documento firmato dal dirigente Fernando Biagini e dall’istruttore direttivo Giovanni Marella – non era stato preceduto da alcuna attività istruttoria da parte di nessun servizio comunale”.