“7 maggio – 14 maggio – 1 luglio. In due soli mesi abbiamo subito tre rapine. In due soli mesi hanno distrutto il lavoro di una vita. In due soli mesi hanno gettato nello sconforto chi con tanto sacrificio cerca di tirare la carretta giorno per giorno”. Con queste parole cariche di rabbia e di sdegno, Stefano e Patrizia Capozza, gestori di Folli Follie, attività commerciale sita nel centro di Cerignola, raccontano, direttamente dalla loro pagina facebook, l’ennesimo atto vandalico e tentativo di rapina subito. “La riflessione immediata è stata quella di scappare via, di fuggire da questa città che sembra non avere speranze – ammettono-. Ma noi siamo stati abituati a combattere e a non arrenderci. Non vogliamo darla vinta a questi sciacalli senza ritegno. Vogliamo solo evidenziare che se i furti avvengono è perché c’è chi acquista la merce rubata.- ammoniscono- La ricettazione è un reato penale oltre che essere un atto immorale e vergognoso. Il primo segnale di solidarietà sarebbe quello di rifiutarsi di acquistare merce di dubbia provenienza. Ci piace sperare di vedere questa città, la nostra città, rinascere e divenire civile. Le istituzioni devono attivarsi per proteggerci di più e noi cercheremo di non arrenderci, sebbene lo sconforto è tanto. Ringraziamo tutti coloro che ci stanno vicini e soprattutto gli agenti del Commissariato, prontamente intervenuti. In questo momento e ci auguriamo che arrivi quanto prima una svolta seria. Così come ci auguriamo che ci sia una “rivolta” generalizzata di tutte le attività commerciali perché da soli non si va da nessuna parte, mentre tutti insieme potremmo davvero provare a dare una sterzata. Cerignola può e deve farcela!!! Noi ci siamo!!! Grazie ancora a tutti che condivideranno il nostro malessere non da meno alla nostra ferma volontà di riscattarci”.
Le parole dei due giovani imprenditori, affidate al famoso social network, hanno in poche ore innescato una straordinaria catena di solidarietà. Centinaia le condivisioni e i messaggi di vicinanza che impazzano sulle piazze virtuali, seguiti dall’hashtag #noncompratemercerubata #solidaleconfollifollie.
Tanti messaggi sono arrivati da altri esercenti e anche da Tommaso Sgarro, segretario cittadino del Pd, che conosce bene i titolari dell’attività nel mirino dei rapinatori, proprio accanto alla sede del Partito di Via Mameli. Dalla sua pagina facebook, Sgarro dichiara: “Alla fine ci sono riusciti. Dopo svariati tentativi sono riusciti ad attaccare il fortino e depredarlo! Un gesto folle, criminale. Un danno a delle persone oneste a degli onesti lavoratori. Una profonda vergogna per ogni persona perbene che vive (cerca di vivere) in questa città, dove vige la legge del più forte, anzi dove in fine dei conti non vige proprio nessuna legge. Un abbraccio agli amici di Folli Follie Cerignola, ai miei “vicini” pomeridiani, nella speranza che questi banditi possano essere quanto prima accompagnati in una cella. Ora c’è da dire solo: su, forza, si ricomincia, non gliela si dà vinta…sapendo che sarà difficile, ma sperando che sia l’ultima volta che accada una cosa simile”.
Proviamo a raccogliere gli umori e i malumori degli altri commercianti vicini all’attività depredata in via Giuseppe Di Vittorio. Molti di questi hanno subito nei mesi scorsi atti di vandalismo e tentativi di furto, con tanto di sprangate contro le saracinesce e vetrine danneggiate. Alcuni si espongono, altri, invece, preferiscono restare in silenzio, perché: “Sapete com’è Cerignola- ci riferisce il titolare di una nota boutique del centro- Non si sa mai che una volta finito con loro, inizino a dar fastidio a noi”.
Calo dei consumi, inasprimento della pressione fiscale, racket ed usura, rapine e scarsa sicurezza. In Capitanata continua la crisi del turismo e del commercio. Nel secondo bimestre del 2014, secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti, nei due settori hanno cessato l’attività alcune centinaia di imprese: nello stesso periodo, le nuove aperture nel commercio e nel turismo sono state di gran lunga inferiori, per un forte saldo finale negativo di unità impiegate. Intanto, la criminalità organizzata e il racket delle estorsioni alzano il tiro e specie le piccole imprese si sentono sempre più sole.
“Il tasso di sicurezza in questa città è pari a zero e le regole di civiltà sono completamente saltate. Siamo lasciati soli dalle Istituzioni a combattere contro la crisi e i delinquenti. Queste situazioni non possono più essere tollerate”. Così Vincenzo Specchio, Presidente provinciale di Federmoda Confcommercio, commenta a l’Immediato l’ennesimo atto vandalico e tentativo di rapina ai danni,la scorsa notte, di Folli Follie.“Da mesi-prosegue Specchio- chiediamo insistentemente a questa Amministrazione di farsi carico seriamente del problema sicurezza attraverso anche l’intervento della Prefettura. L’ultima mia richiesta al sindaco risale a meno di venti giorni fa. Ancora una volta, Giannatempo- spiega il rappresentante di categoria- ha tentato invano di rassicurarci, promettendo che ci sarebbe stato anche un incontro con il Prefetto di Foggia, Latella, ma solo dopo le Amministrative al Comune di Foggia, come se questo fosse più importante dello stato di sicurezza di centinaia di onesti lavoratori che tentano di mantenere in vita l’economia di questa fetta di territorio”.
“Ogni giorno assistiamo impotenti ad una escalation di furti, atti di vandalismo, tentativi di estorsione e intimidazioni, il tutto in un clima omertoso e di profonda crisi economica- prosegue- Nonostante tutto ci rimbocchiamo le maniche e lottiamo per non soccombere ma da soli non possiamo farcela”.
Previsto nel pomeriggio un incontro tra il Presidente di Confcommercio e gli assessori alla Sicurezza, Carmela Lapiccirella, e al Lavoro, Rosario Spione.