Sta per arrivare un po’ di ossigeno per la sanità pugliese. Le deroghe previste al blocco del turnover (circa 900) serviranno a tamponare l’emergenza personale nelle aziende territoriali e nei policlinici. Non potranno essere tuttavia completamente risolti i problemi in organico. Il neo eurodeputato Elena Gentile, prossimo al passaggio di testimone dell’assessorato alle Politiche della salute a Pentassuglia (dal primo luglio), spiega a l’Immediato: “Per sistemare gli organici servirebbero almeno 5mila assunzioni. In un anno abbiamo fatto cose grandiose sugli equilibri di bilancio, recuperando risorse notevoli (tra 30 e 40 milioni di euro) da destinare al personale. Le nuove deroghe sono il frutto di questo lavoro faticoso, che dovrà proseguire nei prossimi mesi”.
Il medico cerignolano si dice “amareggiata” per non aver potuto concludere il percorso avviato un anno fa: per poco più di 3 mesi, infatti, ha dovuto lasciare il testimone all’esponente del Pd tarantino imputato nell’inchiesta Ilva. L’obiettivo dell’assessore uscente era quello di arrivare almeno al Bilancio a dicembre, prima di dedicarsi anima e corpo alle prossime Regionali, previste per la prossima primavera. Le nuove assunzioni hanno scatenato la “guerra” (LEGGI) politica in Consiglio regionale, con i consiglieri intenti a cercare di strappare il maggior numero di deroghe per i propri territori di riferimento. “Le esigenze delle aziende sono una cosa diversa – afferma Elena Gentile -, la provincia di Foggia questa volta avrà qualcosa in più rispetto alla prima tornata. Allora venne penalizzata rispetto ad altri territori, ora avrà 150-200 deroghe complessive tra Ospedali Riuniti e Asl…”.
Del resto, ogni azienda ha già presentato il conto in Regione. Solo le Asl, infatti, hanno avanzato richieste per 300 infermieri, 60 primari, 300 operatori tecnici e 200 medici. Il Policlinico di Bari ha inoltrato una lettera con la quale chiede almeno 120 infermieri, 40 medici e 30 per il comparto. Agli OO.RR. una delle necessità principali, per la quale è stato dichiarato lo stato di emergenza da parte dell’attuale commissario straordinario Tommaso Moretti, è la carenza di infermieri. Se l’Asl di Bari ha chiesto una spesa di 10 milioni di euro per il personale, a Foggia con 7 milioni si vogliono coprire le carenze di 3 primari e 45 medici, oltre ad un centinaio di infermieri. Numeri che, evidentemente, non possono essere soddisfatti nella cosiddetta “fase II” delle assunzioni in deroga, perché la spesa richiesta dalle aziende supera la disponibilità in cassa della Regione Puglia.