Il passaggio di consegne è fatto. Stamattina Gianni Mongelli ha ceduto le chiavi di Palazzo di Città a Franco Landella, nuovo sindaco di Foggia. Breve cerimonia poi spazio alle dichiarazioni del primo cittadino, recente vincitore di una campagna elettorale molto accesa con l’avversario Augusto Marasco.
“Capisco che la sconfitta sia dolorosa ma ora è necessario deporre le armi. Servono pace e serenità”. Poche anticipazioni sulla prossima giunta anche se l’Immediato ha pubblicato alcune indiscrezioni qualche giorno fa (LEGGI). “Cerchiamo nomi di varia natura. Dal mondo politico a quello delle professioni. A prescindere dall’età. La squadra sarà pronta entro 20 giorni”.
Intanto c’è già una battaglia da affrontare, quella del Gino Lisa. “Lunedi sarò in Camera di Commercio dal Presidente Fabio Porreca. Insieme organizzeremo una mega manifestazione a Bari, sotto la sede della Regione Puglia. Il Gino lisa non è un capriccio. Finora abbiamo assistito a fenomeni tecnici e burocratici emersi per non farlo decollare. Ci si chiude sempre dietro la burocrazia quando non si vogliono fare le cose. Provo soltanto sdegno per una politica regionale che continua a emarginarci”.
Breve cenno alla composizione delle consulte in consiglio comunale. “Non saranno relegate soltanto dentro Palazzo di Città”. Ma oggi Landella pensa soprattutto alle famiglie. “L’assessorato alle politiche sociali cambierà nome e si chiamerà assessorato alla famiglia, alla gioventù e alle politiche sociali. Il nostro sguardo resterà sempre molto attento alle famiglie e avvieremo tutti gli strumenti utili per far sì che i giovani investano su Foggia”.
Il sindaco conclude parlando del crollo di via De Amicis: “Non posso gioire perchè continua a prevalere il lutto per quanto successo. Avvieremo ogni iniziativa necessaria per il piccolo Salvatore. Saranno avviate manifestazioni per sostenere lui e i suoi nonni”.