E’ un piglio molto diretto quello con cui il segretario provinciale del Pd Raffaele Piemontese, all’indomani della sconfitta in tre comuni importanti della provincia di Foggia, analizza la situazione: “Quando perdi per poco più di 300 voti, come a Foggia, o di 100 voti, come a Orta Nova, ti sale in bocca un sapore amaro, perché comprendi che qualche decimale di punto cambia radicalmente il segno di una competizione elettorale condotta con grande impegno da parte di tutti i candidati in campo, che ringrazio personalmente ed a nome del Partito democratico di Capitanata”. Il numero di voti e l’astensionismo, insieme a una vittoria che ritiene “sfiorata”, “cosa inimmaginabile fino a sei mesi fa”, rientrano nella riflessione non solo foggiana ma anche ortese: “La sfida foggiana è stata decisa da 366 voti, pari allo 0,6%, che non possono cancellare il gran lavoro svolto da tutti gli attori della sfida. Abbiamo condotto la campagna elettorale puntando sulla leggibilità del programma e la chiarezza degli accordi politici; abbiamo promosso il rinnovamento della lista ed abbiamo cercato di valorizzarlo attraverso l’intesa politica stretta con Leo Di Gioia e la gran parte delle sue liste civiche. Ora dobbiamo interrogarci su cosa non abbia funzionato, includendo nell’analisi anche le forme ed i contenuti di questa intesa”.
Più o meno la medesima spiegazione per Orta Nova, con la sconfitta per 133 voti di Iaia Calvio: “E’ doloroso scoprire che la comunità ortese non abbia premiato il suo coraggio e che nell’urna si sia consumata la vendetta dell’opaco sistema denunciato dalla vicesegretaria provinciale. Iaia e il Pd continueranno la battaglia per la legalità e il buon governo, ripartendo dalla comprensione di come ampliarne la condivisione nella società di Orta Nova”.
A Lucera e San Severo, invece, “scontano fratture interne al partito e gli scontri tra dirigenti”. Un pensiero a chi ha lasciato il Pd :”Basti riflettere sul fatto che a Lucera vince chi ha scommesso anche sulle energie provenienti dal Pd e che a San Severo ha vinto Francesco Miglio che da tantissimi sanseveresi è considerato un rappresentante del Pd”. Si ripromette discussioni nei circoli per capire la situazione, di vittoria o sconfitta nei vari centri.
“Di sicuro non ha alcuna utilità aprire l’ennesima caccia alle streghe o rinfocolare le divisioni congressuali, che ci hanno penalizzato già tanto nei mesi immediatamente a ridosso della tornata elettorale. Il tema da svolgere, con il conforto dei risultati delle europee e la condivisione degli obiettivi indicati da Matteo Renzi, è come costruiamo l’unità del partito”.
L’analisi di Scalfarotto
Il sottosegretario alle riforme Ivan Scalfarotto, prende atto che “Foggia ha scelto l’alternanza ma in una direzione completamente sbagliata e rischia. Il ritorno del centrodestra al governo della città, controcorrente rispetto al resto del Paese, rischia di tenere Foggia fuori dal clima di ritrovata fiducia che il Governo Renzi sta producendo in Italia e in Europa”.
Poi una critica al modo in cui il cambiamento sarebbe stato attuato: “Lo sforzo di rinnovamento, in cui si sono impegnate e al quale sono state sacrificate molte valide figure emergenti del Pd foggiano non è stato sufficiente” prosegue l’esponente Pd “perché il cambiamento radicale di cui è espressione l’azione del governo non è stato chiaramente percepito dagli elettori come elemento caratterizzante la nostra proposta politica. Il Pd vince, raggiungendo punte di consenso senza precedenti, solo dove cambia per davvero: nei metodi e nei contenuti”.
L’invito è a una “rifondazione autentica per una classe dirigente ringiovanita e credibile, secondo le dinamiche suscitate e favorite da Matteo Renzi a livello nazionale, sia in ambito istituzionale che di partito. Più lungo sarà l’indugio e più forti le resistenze a questa necessaria rifondazione, più difficile sarà il cammino verso un rapporto rinnovato di fiducia fra il Partito Democratico e i cittadini di Foggia e della Capitanata.” Seguono gli auguri per il nuovo sindaco: “Porgo doverose congratulazioni a Franco Landella e garantisco, al di là di ogni differenza politica, la mia partecipe attenzione e piena disponibilità, come componente del governo nazionale, al lavoro comune per gli interessi e le legittime istanze di Foggia e dei suoi cittadini”.