Mille colori di bandiere, lingue e sapori, musiche e danze, arte e maschere. Un bellissimo racconto fatto di persone e di storie che ha reso più luminosa una domenica di fine maggio altrimenti ingrigita dalle polemiche elettoralistiche e dai faccioni cartonati di candidati sparsi ovunque. Nella Villa Comunale il 25 maggio è stata una giornata speciale. È stata la giornata della nona edizione della Festa dei Popoli, un appuntamento annuale imperdibile per le realtà associative che promuovono il dialogo interculturale ed interetnico nella nostra città. La manifestazione porta la firma storica dell’associazione Fratelli della Stazione che conta da sempre, sul supporto di una ricca rete di altre associazioni di volontariato tra cui Avvocato di strada.
Hanno partecipato – con i loro stands di prodotti tipici e degustazioni – le comunità straniere più numerose e presenti nella città, tra cui Romania, Bulgaria, Albania, Senegal, Guinea, Marocco, Nigeria, Tunisia, Turchia. Molteplici le attività d’intrattenimento organizzate al mattino: i giochi dal mondo dell’associazione “La Mille e un gioco”, lo sport per grandi e piccini a cura del consorzio “Esportiamo Foggia” e il torneo di calcio balilla “Mundialito”. Di grande impatto scenografico lo spettacolo “L’approdo- The colors of the people of world” a cura del Corso di Teatro di Figura della professoressa Rosanna Giampaolo dell’ Accademia di Belle Arti di Foggia e del Teatro del pollaio-compagnia dell’accade. Diciassette “burattoni” di cartapesta colorata accompagnati dagli attori-cantastorie, maschere e favole dal mondo approdate sulla nostra terra e tanti bambini assiepati a guardare ed ascoltare con il naso all’insù.
Sempre per i bambini, il concorso e la mostra di disegno delle scuole primarie sul tema dell’intercultura e dell’incontro tra i popoli. Un forte messaggio che la Festa dei Popoli ha lanciato con grande originalità alla cittadinanza: una società multietnica si costruisce sin dall’infanzia. La manifestazione è proseguita nel pomeriggio e nella serata all’insegna del divertimento e della gioia dell’incontro tra i popoli con la “Notte a colori”. Una non-stop di spettacoli teatrali, danze e concerti che hanno intrattenuto il pubblico fino alla mezzanotte. J-Halo & Tairo, Terra Mia, Madame Butterfly, Midnight Sun, Slamm!, Layher, sono solo alcune delle molte e variegate band salite sul palco della Villa Comunale che gratuitamente hanno contribuito a rendere ancora più calorosa l’atmosfera della notte dei popoli. Non sono mancati momenti di riflessione e di impegno civile trasversale. Anche per i migranti infatti, il 25 maggio è stato il giorno del voto. Uno stand è stato allestito a seggio elettorale per esprimere una preferenza fra tre candidate alla carica di consigliera comunale aggiunta per gli stranieri. Una figura simbolica ma di grande importanza per la sua funzione di portavoce in Comune delle istanze dei migranti della città. Su 243 votanti, in 150 hanno scelto Carine Bizimana del Burkina, la più votata dopo la bulgara Anelya Genova e la rumena Mihaela Iliescu. Hanno votato migranti provenienti da Senegal, Camerun, Bulgaria, Romania, Marocco, Mahli, Moldavia, Argentina, Iraq, Germania, Gambia, Colombia, Tunisia, Ghana, Afghanistan, Bangladesh, Niger, Algeria, Pakistan, Nigeria, Guinea, Bielorussia, Ucraina, Burundi, Siria, Polonia, Kenya, Macedonia. Un suffragio davvero “universale” per Carine.
Nel solco di una maggiore rappresentatività dei popoli nelle istituzioni e di una loro costruttiva partecipazione alla vita pubblica cittadina, doveroso l’omaggio a Colby. Lassina Coulibaly, l’attivista generoso ed appassionato, per anni impegnato nell’affermazione dei diritti dei suoi fratelli migranti, scomparso lo scorso 11 marzo. L’associazione Africa United di cui per anni è stato il faro, in collaborazione con l’associazione Il Vangelo della Vita, ha promosso una petizione per l’intitolazione a suo nome della via fittizia per i senza dimora (oggi freddamente denominata “Via della Casa Comunale”). Numerosissime le firme raccolte, ancora da conteggiare puntualmente, che tuttavia fanno prefigurare un sicuro successo dell’iniziativa. I Fratelli della Stazione oggi pubblicano sulla loro pagina Facebook un lungo post, tanti “Grazie” a chi si è impegnato nella realizzazione dell’evento, a chi ha dato in ogni forma il suo contributo, a chi semplicemente è stato presente o avrebbe voluto esserlo. Viene voglia di ricambiare. “Grazie a voi Fratelli!”, se Foggia per una sola giornata è sembrata una città diversa, dove si vive convivendo, dove non esistono barriere o paure. Se per un giorno Foggia è stata il mondo.