Più che “l’Università del crimine”,- come è stata ribattezzata qualche mese fa sui giornali – Cerignola vuole trasformarsi in un polo di arte e di cultura perché, d’altronde, come diceva Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo” e, forse, anche questa desolata cittadina del Basso Tavoliere. A confermarlo, stamane, un’iniziativa promossa da AAD_ Arte Architettura Design. L’associazione, nata negli scorsi mesi dall’architetto Raffaele Defilippis, il designer Giuseppe Schiavone e Fabio Tenore, si è presentata oggi ospitando, nel Laboratorio Urbano dell’ExOpera, una delegazione dell’Accademia delle Belle Arti di Bari che ha incontrato le scuole superiori per una mattinata di orientamento universitario. A rispondere all’appello, tra le scuole del centro ofantino, soprattutto il Liceo Artistico “Sacro Cuore”, una fucina di giovani talenti che vorrebbero fare dell’arte un mestiere. Ed è proprio a loro che si sono rivolti i docenti dell’Accademia barese per illustrare l’offerta formativa della loro scuola tra storia e innovazione. Perché gli studenti di Capitanata dovrebbero scegliere l’Accademia barese e non quella foggiana o leccese? A rispondere è Leonardo Sforza, docente di scenografia.
“La Puglia è un pozzo di arte e di cultura – ci spiega-. Ovunque uno studente decida di proseguire gli studi artistici può contare su strutture d’eccellenza. Nell’Accademia delle Belle Arti di Bari ha il vantaggio, però, di respirare il profumo di una grande storia e , accanto alla tradizione, di accostarsi alle più moderne e sofisticate tecnologie. In più, oggi, i percorsi formativi proposti dall’Accademia sono analoghi a quelli universitari e si articolano in un corso triennale e in un biennio specialistico. Al termine dei corsi vengono rilasciati rispettivamente il Diploma di primo e di secondo livello, equiparati a tutti gli effetti alle corrispettive lauree universitarie”. L’Accademia delle Belle Arti di Bari, che oggi conta oltre 700 iscritti, comprende due Dipartimenti, quello di Arti Visive, con le scuole di Pittura, Scultura, Grafica e Decorazione, e il Dipartimento di Scenografia e Arti Applicate, e vanta una storia di oltre 40 anni. L’accademia barese nasce nel novembre del 1970 e negli anni ha visto susseguirsi artisti e personalità di spicco. Pittori come Roberto De Robertis, primo Direttore dell’Accademia, Michele Depalma che ha tenuto esposizioni in importanti manifestazioni come la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma, Nicola Cantatore, Mario Colonna, uno dei maggiori esponenti dell’Arte povera in Puglia, Amerigo Tot e Piero Zuffi, grande scenografo e costumista che ha curato le scene e i costumi per il Piccolo Teatro di Giorgio Strehler e La Scala fino al Metropolitan Opera di New York.
“L’Accademia delle Belle Arti di Bari- aggiunge Sforza- custodisce gelosamente questa sua grande storia e continua ad annaffiarla con i suoi talenti e con le nuove frontiere dell’arte legate alle tecnologie digitali”. “Arte e tecnologia procedono di pari passo nella nostra Accademia.- gli fa eco Mauro Mezzina, docente di scultura-; viaggiamo nel mondo delle forme e dei materiali, sperimentando, accanto ai materiali e alle tecniche classiche, le più moderne strumentazioni e tecnologie. Non abbiamo nulla da invidiare al resto dell’Italia. L’Accademia di Carrara, per esempio, una delle più prestigiose in Italia, ha introdotto da poco un Corso post laurea in moderazione 3d . Lo stesso corso, da noi, è regolarmente previsto nell’organigramma già da tempo, a costi nettamente inferiori”. Una formazione di qualità, spendibile nel mondo del lavoro. Questo l’Accademia delle Belle Arti di Bari offre al portfolio personale dei suoi studenti. E, a sentire le parole di Fabio Lanzillotta, docente di moderazione 3d, chi pensa che con l’arte non si mangi, dovrà ricredersi.
“Il mercato degli effetti speciali e della computer grafica procede di pari passo con l’arte ed è un settore che non conosce crisi -spiega-. Anzi, l’industria dell’animazione e degli effetti speciali si è ormai spostata in Europa e, per ogni film, recluta migliaia di grafici junior, appena usciti dalle accademie. La nostra Accademia si distingue proprio per la capacità di confezionare prodotti di altissima qualità e definizione, utilizzando software e tecnologie sofisticate, in stile Disney Pixar, investendo pochissime risorse economiche ma grandissima passione e competenza”. L’Accademia barese è stata, infatti, la prima in Italia a brevettare una tecnologia tutta sua, la “Pappert”, equivalente al Motion capture, che ha un costo pari a 7o.ooo euro, con piccolissime risorse. Quello dell’animazione è un settore nel quale l’Accademia di Bari sta investendo molto. “Mr. Clup” e oggi “Candiria”, sono solo alcuni dei film di animazione in 3d, stile Disney Pixar, firmati Accademia delle Belle Arti di Bari.