Clima politico sempre più rovente nei due Comuni dei Cinque Reali Siti in vista delle elezioni amministrative, con continue punzecchiature dichiarate ai quattro venti senza timore di essere contraddetti. Se ad Orta Nova si va rafforzando una duplice intesa tra Peppino Moscarella e Dino Tarantino (Leggi) nell’illustrare la “mala gestione amministrativa” di Iaia Calvio, a Stornarella è guerra aperta tra i candidati sindaci Mimmo Ciccone e Massimo Colia, capaci di dirsene di cotte e di crude dal palco di Piazza Umberto I (mentre Michela Costa, da outsider della politica, rimane per il momento in attesa). Infatti nel piccolo centro del Basso Tavoliere, durante il comizio di ieri, il primo, vicesindaco uscente dell’amministrazione guidata da Vito Monaco ha fortemente attaccato il secondo, segretario regionale di Italia dei Valori che in un precedente comizio aveva mosso alcune critiche nei confronti dell’ultimo decennio amministrato dalla coalizione di centrodestra di Alleanza Democratica Popolare .
“Stasera avrei preferito illustrarvi con più chiarezza il nostro programma ha esordito il candidato con la lista civica ‘Unità, Trasparenza, Progresso’ – ma dopo aver ascoltato le menzogne dette da Massimo Colia ho preso coscienza che si è concentrato solo sulla mia persona e sui miei collaboratori: l’augurio è che la prossima volta ci faccia sapere con chiarezza cosa intende fare per il nostro amato paese, perché finora non lo ha capito ancora nessuno”.
“La popolazione ha bisogno di fatti, non di slogan e di belle parole che volano via e fanno solo sorridere – prosegue Ciccone – io non ho alcuna intenzione di nascondermi nè mi sono mai sottratto alle mie responsabilità, perciò stasera sono qui a rispondere a quanto detto, anzi non detto, da lui, ossia accuse senza contenuto reale nè politico”.
Nel suo intervento confida di aver “sicuramente sbagliato anche io durante l’ esperienza da vicesindaco, perchè nessuno è perfetto e chi dichiara il contrario, è in malafede: la perfezione non esiste, ma ci si può avvicinare ad essa con umità e coerenza”.
Ciccone, iscritto alla sezione cittadina del Partito Democratico, passa poi al contrattacco verso Massimo Colia: “Stornarella ha visto solo la tua ombra in quanto lavori altrove, ti abbiamo visto solo in manifestazioni pubbliche in cui hai dichiarato di non riconoscerti più in questo paese e hai definito questa piazza (da poco restaurata e frutto di polemiche per l’abbattimento di alcuni alberi, NdR) un degrado all’ultimo stadio, un luogo lugubre e cimiteriale: caro Massimo, stai sicuro che qualcuno apprezza questa piazza e il vero degrado è il vostro linguaggio politico costruito sulla menzogna e su una sterile propaganda elettorale: non illuderti di avere il monopolio di ciò che è giusto e ciò che non lo è”.
Alle presunte accuse di clientelismo per acquistare voti arriva poi la bordata: “Non so se ridere o piangere su questa vergognosa parola, ma rinuncio ad esprimermi in quanto non posso competere coi professionisti del clientelismo. Non parliamo, poi, di promesse di lavoro e di quei poveretti che aspettano: è questo il vero clientelismo!”.
Per Ciccone sarebbe una menzogna anche aver detto “che il Comune di Stornarella ha pagato spese legali per incompetenza del dirigente Affari Generali, dopo la denuncia presentata dai sindacati (per mancata informativa) in occasione dell’assunzione dei vigili ausiliari: se si tratta di errore lo stabilirà la Magistratura e le spese saranno a carico di chi è stato eventualmente responsabile: in ogni caso, il Comune nn ha pagato un solo euro”.
Infine un breve bilancio di quanto fatto dall’Amministrazione Monaco (“ridotto esposizione debitoria di oltre il 40%, realizzato importanti opere pubbliche come piscina, biblioteca, asilo nido, poliambulatorio, manutenzione strade e zone PIP”) e un’ultima frecciatina all’odiato nemico: “Tu cosa hai fatto per il nostro paese? Sei stato consigliere alla provincia e solo adesso ti ricordi di Stornarella? Non è che ti sei candidato a sindaco solo perché le province stanno chiudendo? Che strana coincidenza! Mentre tu eri a Foggia, io ero qui ad amministrare il mio paese senza prendere un euro, vedi quindi chi tra noi due è credibile”.
Subito dopo ha comiziato proprio Colia, precisando subito di “non voler replicare” per non abbassarsi ad un “profilo così basso” all’intervento di Ciccone, e parlando così di sicurezza e dell’annosa questione rifiuti che, per essere risolta, “richiede la collaborazione dei sindaci di tutti e i cinque i Comuni dei Reali Siti”.