Si è fatta attendere mezz’ora dai suoi concittadini Iaia Calvio, candidata sindaco per il centrosinistra del comune di Orta Nova, tornata ieri sera a parlare in pubblico per la prima volta dal famoso comizio denuncia, nato in seguito alla sfiducia di nove consiglieri verso la sua amministrazione. “Non ci siamo mai lasciati, in realtà, perché hanno provato a stringermi in un angolo e togliermi di mezzo politicamente parlando con un accanimento senza precedenti, ma non ci sono riusciti e non mi sono fatta neanche un’ammaccatura” ha subito precisato l’ex sindaco, ricordando le polemiche sorte anche a livello nazionale dal giorno successivo al “j’accuse”. Del resto, la rabbia di allora sembra non averla ancora smaltita: “Alcuni dicono che con quel comizio avrei infangato uomini e donne di Orta Nova – precisa il vicesegretario provinciale del Pd – e a loro rispondo: quanta stoltezza, il problema per voi è il racconto della violazione della legge, non la violazione in sé; essi quindi mistificano la realtà, usando la politica per vantaggi personali. All’inizio mi sono indignata, poi ho capito che non possono capire né intendere, perché quando si ha il coraggio di dire la verità, da persone libere e oneste, ogni parola meschina è destinata a fallire ed essere risucchiata nel disonore”.
Ripetendo quasi allo sfinimento le tre parole chiave della sua campagna elettorale (“coraggio, onestà e libertà, indispensabili per rispondere alla legittima necessità di trasparenza, legalità e rinnovamento, come rinascita e riconversione”) la Calvio ha incentrato il proprio discorso verso lunghe esortazioni rivolte ai numerosi cittadini giunti in piazza Nenni. “Serve avere un elevato senso di responsabilità, coscienza e di non rassegnazione – ha continuato -, solo così si può separare nettamente la politica dalla malapolitica”. Ha urlato, in maniera decisa, la sua indignazione contro “la sottocultura della prepotenza e prevaricazione in cui convivevano politica e poteri forti, anche con la complicità di alcuni dirigenti inefficienti e funzionali alla malapolitica: una mentalità rotta finalmente dalle mie parole che hanno denunciato tali meccanismi sporchi”. Adesso la parola spetta ai cittadini: “Il comizio del 12 gennaio è un invito alle persone oneste, libere e coraggiose di questo paese: c’è da difendere un modo di fare politica nel rispetto delle regole e vi sfido pertanto a usare il voto con coscienza e responsabilità quale fantastico strumento democratico per ciascuno di noi: non aspettiamo la mano purificatrice della Magistratura, che deve fare il suo corso, ma capiamo che il controllo viene da noi e che la legalità va di pari passo con una buona politica che tiene conto delle persone senza distinzioni, dà diritti a tutti e non favori. Non sarà solita campagna elettorale, noi battiamo la strada solo della buona politica, altre non ne sappiamo percorrere, e dopo quello che è accaduto siamo a un punto cruciale: possiamo scegliere col voto se metterci lungo il solco di legalità iniziato con fatica e orgoglio o far finta di niente, chiuderci a fare sempre le solite cose. Tutto questo però non possiamo più permettercelo, ha senso solo non far cadere nel vuoto quelle parole di denuncia e di ribellione ad un sistema opaco e clientelare, di cui tutti i cittadini perbene di questa città sono stanchi”.
Stasera altro comizio, in cui sarà dato ampio spazio alle liste civiche L’Orta Nova che Vorrei e Noi per Iaia. Domani invece sarà la volta del candidato sindaco di centrodestra Dino Tarantino, accompagnato da Mimmo Farina, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, e Gianni Alemanno, ex primo cittadino di Roma e candidato alle elezioni Europee.