“C’è anche San Severo nella mappa dell’ecomafia. Non con le quantità industriali che stanno emergendo nella cava dismessa di Ordona ma con carichi meno copiosi comunque pericolosi scaricati e date alle fiamme nella ex discarica in contrada “Spiavento”. Pare che uno dei mezzi utilizzati per scarica immondizie in via San Paolo sia uno dei camion coinvoltiti nell’inchiesta sulla ecomafia. Per ora sono solo indiscrezioni ma aspettiamo con fiducia gli sviluppi della maxi inchiesta giudiziaria sui traffici illeciti partiti dalla Campania e destinati alla pattumiera Capitanata”. Dino Marino, candidato sindaco del centrosinistra, riaccende la polemica sui rifiuti illegali giunti in provincia di Foggia, di cui una buona parte sono finiti nella vecchia discarica in contrada Spiavento” e dati alle fiamme per farne sparire le tracce.
“A quanto pare – riprende Marino – qualcuno in zona avrebbe annotato la targa del mezzo coinvolto consegnando il tutto alle forze dell’ordine. Da quel riferimento si potrà avere una idea più concreta di quanto l’Alto Tavoliere sia coinvolto in questa vicenda mentre restano tutte da chiarire dinamiche e iter di progetti spuntati all’improvviso per la realizzazione di impianti di compostaggio che un privato intende realizzare sul territorio con la complicità di qualche personaggio sempre sulla cresta dell’onda nonostante l’anagrafe politica da pensionamento”. Marino aveva già denunciato possibili collegamenti con l’ecomafia ma era stato ridimensionato dagli uffici comunali preposti. “Un giudizio azzardato e malizioso – riprende il candidato sindaco -. Premesso che sarebbe ora che al Comune di San Severo parlassero amministratori – in questo caso il commissario – o dirigenti preposti e non il primo impiegato investito chissà di quale autorità… divina. Chi mi ha bollato sostenendo che faccio allarmismo si ricreda e, piuttosto, si chieda a cosa serve avere un ufficio ambiente se non ha sotto controllo la situazione nel territorio di competenza? Praticamente a nulla…”.
C’è anche la necessità di andare oltre. “Appena sarò eletto – conclude Marino –, insieme alla coalizione di centrosinistra che ho il piacere di guidare, individueremo i finanziamenti da chiedere per la bonifica di siti a rischio come l’ex discarica di via San Paolo. Quei rifiuti ricoperti da una coltre di terra devono sparire: perché continuano a inquinare e perché attirano l’attenzione dei mafiosi della monnezza. Sarà uno dei nostri primi impegni a Palazzo Celestini”.