Mentre il sottosegretario alle riforme Ivan Scalfarotto sottoscrive l’appello del segretario provinciale del Pd Raffaele Piemontese “al rinnovamento delle liste, a una incisiva presenza di donne e all’apertura di una nuova stagione” la sinistra che non si riconosce in Augusto Marasco ufficializza la candidatura del sindaco Gianfranco Piemontese per ‘L’altra Foggia a Sinistra’, con il sostegno di Sel e Rifondazione Comunista.
Lo strappo si era consumato per l’alleanza sancita fra il Pd e l’Udc non partecipante alle primarie. Il segretario Piemontese (omonimo del candidato sindaco, ndr), molto stizzito, l’aveva definito un “atteggiamento infantile”. “Vinceremo con quella parte di sinistra che non ha tattiche da Prima repubblica”. In ogni caso L’altra Foggia vuol essere se non un antidoto almeno un’alternativa ai “moderati e ai sindaci di destra” e un punto di riferimento “per coloro che credono in un’ Europa e una città diverse”.
Sulla bacheca di facebook del candidato fioccano i complimenti per questa scelta. A uno dei tanti “in bocca al lupo”, Piemontese così risponde: “Farò di tutto per dare un contributo a una città che è bella, ma molti ancora non se ne sono resi conto”. Che abbia un innato senso estetico e anche professionale è fuori di dubbio, essendo un professore di storia dell’arte e un esperto della materia, tema su cui ha fatto delle pubblicazioni. Di recente ha curato la mostra dell’artista di Torremaggiore scomparso Nicola Schiavone. Nei programmi politici, enunciati dalla segreteria che lo sostiene, i temi del welfare, della cultura, del lavoro insieme a un attestato di stima per la “competenza, tenacia, coerenza”. Fra i suoi sostenitori pare esserci anche Rita Saraò, esponente della rete delle donne, fino a qualche tempo fa legatissima a Elena Gentile, l’assessore regionale candidato alle europee che alle primarie non ha sostenuto lei ma il sindaco Gianni Mongelli. Saraò, nonostante il grande impegno profuso in città, non ha ottenuto un brillante risultato alle consultazioni. Poco dopo ha mollato il Pd.
La sinistra che “resiste”, insomma, si riorganizza e rilancia dopo aver perso due punti di riferimento di Sel in consiglio comunale, Leonardo De Santis e Michele Sisbarra, ormai nell’orbita del sindaco di Bari Michele Emiliano. Delusi che vanno, candidati della società civile che cominciano.