L’antrace era in realtà borotalco. La Polizia di Stato della Questura di Foggia ha pizzicato B.G., pensionato classe 1951. L’uomo era già nelle mire degli inquirenti per reati contro la persona. Da giovane, B.G. è stato vicino ad ambienti della sinistra extraparlamentare. Prima di mandare lettere a prefettura, sindaco e vigili urbani (vedi anche: lettere a prefetto, sindaco e vigili urbani), l’uomo aveva lasciato una busta al comitato elettorale di Ilaria Mari in corso Giannone 65. Lo aveva fatto personalmente scrivendo frasi eloquenti. “Non possiamo essere ospiti in casa nostra” aveva scritto riferendosi a un’area mercatale cittadina. Stessa frase contenuta in tutte le altre missive inviate nei giorni successivi. Nelle buste non c’era altro che qualche scritto e della polvere bianca profumata. I temi trattati nelle lettere riconducono quindi al tema della disciplina e del controllo degli ambulanti sedenti nell’area mercatale presente a pochi passi dall’abitazione di B.G. Le frasi riportate erano molto simili a un esposto giunto settimane fa proprio in Questura. Da un’analisi comparativa esperita, lo scritto e gli esposti sono risultati avere la stessa formulazione e composti dalla stessa persona. Determinante la lettera giunta ai vigili urbani. Nel comando, la busta è stata aperta rispetto a quanto successo alla posta e in prefettura. È stato dunque possibile fotografare il contenuto che, oltre alla polvere bianca, è risultato essere costituito dal volantino identico a quello rinvenuto presso il comitato elettorale. A seguito di perquisizione, sono stati sottoposti a sequestro il computer con i files contenenti i testi delle missive, il borotalco e le buste per corrispondenza. Escluso l’antrace. L’uomo è stato deferito in stato di libertà per i reati di procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi finalizzati ad appurare eventuale concorso di terzi.