“Aspettiamo un intervento delle forze dell’ordine, altrimenti siamo pronti ad organizzare un corteo cittadino per le vie della città per gridare il nostro impegno a difendere la nostra terra”. Sono battaglieri gli esponenti del “Movimento cittadini di Ordona”, che da qualche tempo si impegna per far luce sul cattivo odore che attanaglia da qualche tempo la città degli scavi di Herdonia. Il primo aprile scorso, il sindaco Rocco Settimio Formoso, stanco di una situazione che non accenna a trovare una sua soluzione, aveva inviato al prefetto di Foggia, Luisi Latella, nonchè all’Arpa, all’Assessorato provinciale all’Ambiente e al Comando dei Carabinieri di Orta Nova una lettera, invocando “agitazione e preoccupazione della popolazione ordonese per l’ondata di flussi maleodoranti provenienti dalle campagne a sud-ovest, probabilmente per lo sversamento di rifiuti”.
Grazie a tale segnalazione e alla mobilitazione del movimento di cittadini sulla propria pagina Facebook, che ha ormai superato i 360 iscritti, il primo cittadino e una delegazione di ordonesi ha incontrato nei giorni scorsi il prefetto, che ha assicurato gli abitanti della città degli scavi circa l’invio nei prossimi giorni dei Carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico), invitando altresì a denunciare eventuali comportamenti illecito utilizzando il sito internet della Prefettura di Foggia.
A far tremare gli abitanti è infatti la causa di tale puzza: il giornalista investigativo Gianni Lannes già nel 2010 denunciò la presenza di rifiuti tossici in terra ordonese, con tanto di interrogazione presentata da sette parlamentari a cui nessun ministro seppe rispondere. Prima delle dichiarazioni del boss pentito Carmine Schiavone, il quale ha recentemente dichiarato di sapere che “fino al 1991 era soprattutto la zona di Foggia ad essere infettata di rifiuti provenienti da tutta Europa e non solo dall’Italia”.
E, per un beffardo scherzo del destino, la vicenda della puzza è giunta nel piccolo centro degli scavi proprio nei giorni in cui veniva presentato il progetto di educazione ambientale “Mi rifiuto di sporcare” rivolto ai giovani ordonesi che frequentano le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado e che prevede una serie di incontri finalizzati a inculcare nelle future generazioni l’attenzione a ridurre la quantità di rifiuti prodotti.