Sarà anche un’occasione per testare la ricettività dell’entroterra delle tradizioni la tre giorni “Monti Dauni, la Puglia da scoprire”,al via il prossimo 25 aprile nei comuni di Celle di San Vito, Faeto e Castelluccio Valmaggiore. L’evento, ideato e organizzato dal Gal Meridaunia, ha trovato facile innesto nel territorio che già da un paio d’anni, per la felice intuizione dei privati che hanno saputo cogliere sul nascere l’opportunità insite nel progetto di eccellenza turistica della Regione Puglia, ha costruito la sua offerta di ospitalità diffusa. È il modello messo in pratica dal tour operator troiano “Svegliarsi nei Borghi”, che garantisce una vasta scelta di vitto e alloggio ai visitatori dei borghi in festa per il gemellaggio promozionale tra Celle di San Vito, il più piccolo comune della Puglia, e la città metropolitana di Bari. Un’idea, quella di commercializzare i Monti Dauni come un’unica aera piuttosto che come singoli borghi, più o meno coperti da un’offerta di posti letto soddisfacente, messa in pratica, più o meno un paio d’anni fa, dall’agenzia Raemi Viaggi di Troia. “Ci siamo accorti che i nostri primi quattro posti letto, dal momento che avevamo e abbiamo un bed and breakfast nel centro storico di Troia -spiega a l’Immediato Chiara Petruzzi, nello staff di “Svegliarsi nei Borghi”, assieme a Elisabetta Capobianco- non bastavano per le richieste che arrivavano. Così il passaggio, da B&b Svegliarsi in collina a tour operator Svegliarsi nei borghi, è stato semplice. Proprio perché nasciamo nel 2009 come agenzia viaggi. Quest’anno, oltre a gestire una serie di B&b e affittacamere su Troia -precisa Petruzzi-, abbiamo anche in gestione l’albergo di Celle di San Vito, e grazie a quest’ultimo, è nata la collaborazione con l’evento organizzato dal Gal Meridaunia”. Un appuntamento che sembra riscuotere già un discreto successo, a giudicare dalle prenotazioni e dall’interesse manifestato. Lo spirito di “Monti Dauni, la Puglia da scoprire”, come spiegava a l’Immediato nei giorni scorsi il presidente del Gal Meridaunia, Alberto Casoria, è quello di “mettere al centro il territorio e accendere i riflettori, nell’imminenza della nuova programmazione 2014-2020”, attivando, attraverso il gemellaggio Bari-Celle, una proficua collaborazione in chiave turistica, che vivrà il suo esordio proprio con la tre giorni in programma a Celle di San Vito, Faeto e Castelluccio Valmaggiore. “Stiamo avendo riscontri immediati e numerosi -prosegue l’addetta alle prenotazioni-, accompagnati dal piacere di notare che c’è molto interesse per questa Puglia fatta di borghi. Al momento, la maggior parte delle prenotazioni -sottolinea Petruzzi- arriva dalla provincia di Bari. Però possiamo dire che, in questi due anni, molti sono quelli che arrivano da fuori regione e fuori Italia nei nostri borghi”. Oltre al mercato di prossimità, il tour operator specializzato nell’accoglienza turistica nei comuni dell’entroterra foggiano punta lo sguardo all’estero, pubblicizzandosi attraverso la partecipazione alle fiere internazionali, come quelle di Parigi e Londra. È la “vacanza esperienziale” l’offerta di viaggio che propone alla sua clientela, senza lasciare nulla al caso, abbinando ad ogni prodotto turistico un ventaglio di escursioni e servizi.I pacchetti più apprezzati sono quelli gastronomici, che includono spesso degustazioni di prodotti tipici, innaffiati da vini locali, allestite in un’antica cantina di Troia, risalente al 1400 circa. “Siamo organizzati anche con minibus e auto a noleggio. Ci piace prendere per mano il cliente, creandogli un vestito su misura”, aggiunge Petruzzi. Le strutture che partecipano, al momento, alla rete del risveglio nei borghi sono all’incirca una decina, ma è un dato in continua crescita, e molte sono le strutture prossime all’apertura allettate dalla prospettiva di contribuire a un’idea di ospitalità diffusa su un’area territoriale che va ben oltre i confini municipali di propria pertinenza. I centri maggiormente interessati sono Troia, Lucera e Bovino e per la via Francigena Celle di San Vito. “Si iniziano a sentire gli effetti degli investimenti pubblicitari del progetto di eccellenza”, a giudicare dai numeri in crescita “soprattutto per il mercato dei pellegrini”, commentano dal piccolo osservatorio privilegiato di “Svegliarsi nei borghi”, in riferimento, in particolare alla capacità del territorio di cogliere le opportunità di sviluppare un’economia turistica. Se da un lato però ci sono “operatori che si rimboccano le maniche, investono e credono che il turismo possa essere una delle leve di sviluppo dei Monti Dauni”, riferiscono, “dall’altro troviamo operatori poco interessati e che piangono, aspettando sempre che le istituzioni facciano qualcosa”.