Folla delle grandi occasioni al comitato a Corso Roma dei candidati consiglieri al Comune di Foggia del Pd Carmela Russo e Alessandro Brescia, la prima figlia dell’ex assessore all’Ambiente della Giunta Mongelli e politico di lungo corso Pasquale Russo e il secondo amico di famiglia dell’otorinolaringoiatra dell’Asl a Piazza Libertà.
Il ticket si preannuncia uno degli ossi duri da battere nella lotta interna dem, che vede favoriti senza dubbio il consigliere uscente Alfonso de Pellegrino, la segretaria provinciale Lia Azzarone, , il direttore del multiplex Mimmo Morsuillo, l’avvocato di strada Massi Arena, la sindacalista Mariangela Nigri, il decano Pasquale Dell’Aquila, la giovanissima Alice Amatore sostenuta dal suo mentore Peppino D’Urso e il vigile del fuoco e figlio d’arte Francesco Paolo de Vito. Alla presentazione con l’assessore regionale Raffaele Piemontese, il segretario Davide Emanuele e il candidato sindaco del centrosinistra extralarge Pippo Cavaliere c’erano diversi volti del sindacato e del palazzo comunale. Con loro anche Antonio Vannella, Fabio Lo Mele e l’ex dirigente regionale al patrimonio ed ex commissario fieristico Giovanni Vitofrancesco.
“Il candidato sindaco lo conosco fin da ragazzino. Ho fatto un passo di lato, perché c’è un tempo per tutto. Candido la mia famiglia. Quando dico alle mie amicizie che si candida la mia famiglia e che il candidato sindaco è Cavaliere sfondo una porta aperta. Sono certo che al ballottaggio stravinceremo, perché Landella sta prendendo in giro la gente, abbiamo vissuto anni e anni di non governo. Auspico un governo della città nuovo, non dico che dobbiamo farla rifiorire Foggia, ma almeno farla ripartire”, ha detto Pasquale Russo nel suo ruolo di “presentatore”.
“Vorrei un futuro in questa città, vorrei che anche qui da noi si possa vivere bene come in altri posti. Serve una nuova strada in tutti i sensi”, è stato il breve commento della candidata.
Sandro Brescia, da dirigente dem, ha uno stretto contatto con gli elettori. L’assessore regionale dal suo canto ha fatto un ragionamento, che è andato oltre quello di ordine politico programmatico.
“Voglio provare a raccontarvi il rapporto politico con Pasquale Russo, Lucia Sandro e Carmela, che ha respirato l’aria del fare politica sin da bambina con la gente. Al netto dei connotati caratteriali che ci differenziano, riconosco che Pasquale è un politico col quale quando arrivi ad un’intesa si è sicuri che quella è. Io credo che tu, Carmela, possa rappresentare questa impronta”, ha osservato rivolto alla figlia.
Portare un pizzico di progresso è il compito dei dem. “Sandro è l’espressione tipica del consigliere comunale amico del popolo, di tutti. Sono orgoglioso di avere in lista un uomo come Sandro Tratta alla stessa maniera l’ultimo come il primo, noi vogliamo provare a cambiare il mondo tenendo un occhio particolare alle fasce più deboli, non è debole solo chi ha problemi economici. Chi vive una sofferenza è un debole. Sandro ha l’impronta di chi è vicino al popolo. È un motivo di orgoglio”, ha aggiunto in riferimento al dipendente Amgas.
L’assessore ha rivendicato le candidature nuove e l’esperienza di chi ha militato. “C’è la voglia di rappresentare tutti gli strati, tutti i cittadini, tutta la società civile. Pippo Cavaliere socialista da sempre è un uomo onesto, competente che ha dimostrato di non aver bisogno di fare il sindaco ma che ha deciso di mettersi a disposizione di una comunità. Conviene a Foggia avere come sindaco Pippo e non Franco, conviene a Foggia. Lo dobbiamo spiegare bene. Da oggi fino al 26 maggio c’è la necessità di spiegare che questo è un voto che non va dato a cuor leggero, il cambiamento dipenderà da voi”.
L’ingegnere ha elogiato la scelta di Pasquale Russo, che a differenza di altri vegliardi decani, ha deciso di non ricandidarsi. “Hai dato un esempio meraviglioso: hai dato spazio ai giovani. Ad un certo punto occorre un ricambio generazionale”.
Nel finale, insieme alla motivazione del suo impegno, Cavaliere ha anche spinto il Pd a ritrovare uno scatto d’orgoglio per le Europee. “Il Paese è a rischio democrazia a causa dei partiti populisti senza scrupoli, che fomentano l’odio”.