Ammonta ad oltre 7 milioni e 200mila euro la somma che Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dovrà liquidare al Distretto Tecnologico Agroalimentare (DARe) dell’Università di Foggia.
È quanto stabilito dal giudice Francesco Oddi della II sezione civile del Tribunale ordinario di Roma che ha «autorizzato la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo» presentato dal DARe nei confronti del Miur. I progetti che il Tribunale di Roma ha ordinato di liquidare in favore del DARe risalgono al 2010, quando vennero banditi dal Ministero. Il DARe se ne aggiudicò, tra gli altri, tre in particolare: «Proinnobit» dell’importo complessivo di quasi 6,5 milioni di euro; «Simisa» dell’importo superiore ai 6,5 milioni; «Infopack» per un finanziamento di 5,5 milioni.
Una parte venne regolarmente liquidata dal Miur in favore del DARe, ma un’altra parte non venne mai liquidata causando una serie di disagi e contenziosi che ricaddero inevitabilmente sulle Università socie del DARe: Foggia, Bari, Salento, Politecnico, LUM. Inoltre i tre progetti «Proinnobit», “Simisa» e «Infopack» sono poi finiti in una inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata della Procura di Foggia, a seguito della quale sono stati emessi il 12 aprile 2018, 21 avvisi di garanzia ed il sequestro di molte attrezzature universitarie da parte dei finanzieri.(ANSA).