È stata disposta l’autopsia sul corpo di Nicola Marino, il 59enne morto il 22 aprile dopo essere caduto da un ponteggio alto circa sette metri all’interno di un’azienda di lavorazione del marmo nella quale era impiegato come guardiano, alla periferia di Apricena, nel Foggiano. L’uomo morì sul colpo. L’autopsia sarà effettuata martedì 20 maggio alle 12.30 presso il dipartimento di medicina legale del policlinico di Foggia. La vittima aveva un contratto come misura alternativa alla detenzione per un cumulo pena per reati minori, e lavorava nell’azienda dal 2023.
Stando a quanto riferito dai suoi legali, l’uomo viveva all’interno della stessa azienda, in un’ala adibita alle sue esigenze quotidiane. L’incidente è stato fin da subito oggetto di indagine da parte dei carabinieri coordinati dalla procura. Il magistrato ha anche disposto accertamenti tecnici non ripetibili sul cellulare della vittima e su altri reperti sequestrati sul luogo dell’incidente. A dare l’allarme fu un collega che avrebbe udito un tonfo e sarebbe accorso in aiuto del 59enne, ormai deceduto. “Sono soddisfatto perché ritengo che l’autopsia risulti essere dirimente per accertare la natura dell’incidente e della morte”, ha sottolineato l’avvocato Cosimo Damiano Cirulli, che insieme al collega Maurizio Iocola assiste i familiari del 59enne e che ha sollecitato fin dall’inizio l’esame autoptico e ulteriori accertamenti. (Ansa)